Un esopianeta simile alla Terra: la scoperta che apre le frontiere dello Spazio

Al 99% ha le stesse dimensioni della Terra: ecco cos'è Lhs 475 b, l'esopianeta scoperto dal telescopio Webb e quali sono i suoi aspetti salienti

Un esopianeta simile alla Terra: la scoperta che apre le frontiere dello Spazio

"L'occhio" unico del telescopio Webb ha catturato l'immagine del primo pianeta extrasolare (un esopianeta) che orbita attorno a un'altra stella (in pratica un altro Sole) e presenta quasi le stesse dimensioni della Terra. L'annuncio è stato dato dai ricercatori dell'Esa (Agenzia Spaziale Europea) sottolineando le sue dimensioni "pari al 99% del diametro terrestre".

Cos'è Lhs 475 b

Sul sito web dell'Agenzia si possono vedere alcune suggestive illustrazioni che riproducono artificialmente quanto scoperto dal telescopio. Il gruppo di ricerca che ha consentito la scoperta è guidato dai professori Kevin Stevenson e Jacob Lustig-Yaeger, entrambi del laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins University a Laurel, nel Maryland. Il team ha puntato una precisa direzione della volta celeste dopo aver esaminato i dati di un satellite Nasa (Tess) che hanno ipotizzato la presenza di un pianeta. Ecco che allo spettografo di Webb è stato "facile" catturare l'immagine dell'esopianeta. "Non c'è dubbio che il pianeta sia lì. I dati incontaminati di Webb lo convalidano", ha dichiarato alla stampa Lustig-Yaeger. "Il fatto che sia anche un piccolo pianeta roccioso è impressionante per l'osservatorio", ha aggiunto Stevenson.

"Aperte nuove strade"

Come abbiamo visto sul Giornale.it, le performance di Webb sono ormai note dopo averci consegnato straordinarie e inedite immagini di Giove e Nettuno con i loro anelli. Adesso, invece, la scoperta di un pianeta simile al nostro potrà aprire la porta "a molte possibilità future per studiare le atmosfere dei pianeti rocciosi", ha aggiunto Mark Clampin, direttore della divisione di astrofisica al il quartier generale della Nasa, Washington. Questo telescopio sta fornendo nuovi modi di comprendere mondi simili al nostro che si trovano al di fuori del Sistema Solare "e la missione è solo all'inizio", ha aggiunto. Tra tutti i telescopi attualmente in funzione, soltanto Webb è in grado di catturare al meglio tutte le atmosfere degli esopianeti che hanno le dimensioni della Terra.

Il team ha provato anche a studiare dettagliatamente l'atmosfera di Lhs 475 b analizzando il suo spettro di trasmissione: infatti, fino a questo momento non è chiaro se abbia, come da noi, una vera e propria atmosfera. "I dati dell'osservatorio sono bellissimi. Il telescopio è così sensibile che può facilmente rilevare una serie di molecole, ma non possiamo ancora trarre conclusioni definitive sull'atmosfera del pianeta", ha dichiarato Erin May, ricercatrice del laboratorio di fisica applicata alla Johns Hopkins University. Per adesso, l'unica cosa che i ricercatori hanno escluso è la presenza di un'atmosfera "densa dominata dal metano, simile a quella della luna di Saturno, Titano".

Non è stata esclusa, invece, la presenza anidride carbonica perché "è molto più compatta che diventa molto difficile da rilevare", ha aggiunto Lustig-Yaeger. Per capire nel dettaglio l'esatta composizione saranno necessarie nuove e più dettagliate misurazioni così da fare le necessarie distinzioni.

Molto più caldo della Terra

Il telescopio Webb ha anche rivelato che questo pianeta sarebbe di alcune centinaia di gradi più caldo della Terra: qualora venissero rilevate delle nubi, quindi, i ricercatori arriverebbero alla conclusione che possa essere più simile a Venere che ha un'atmosfera di anidride carbonica costantemente avvolta da una fitta nuvola.

Rispetto al nostro pianeta, poi, riesce a completare un'orbita in soli due giorni, informazione che è stata rivelata quasi subito dalla precisa curva di luce di Webb. Ma qual è la sua distanza da noi? Lhs 475 b è relativamente vicino: "soli" 41 anni luce di distanza nella costellazione dell'Ottante.

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