Espulsioni, quote e soggiorni irregolari: stangata della Francia sull'immigrazione

Nel progetto di legge sull'immigrazione sono state rafforzate le misure di stampo repressivo, per facilitare le espulsioni degli stranieri "delinquenti" e semplificare le procedure di allontanamento dei cittadini indesiderati

Espulsioni, quote e soggiorni irregolari: stangata della Francia sull'immigrazione
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In Francia il Senato ha approvato una versione più dura del progetto di legge sull’immigrazione con una netta maggioranza di 210 voti a favore e 115 contrari. Il testo sarà esaminato in commissione all'Assemblea nazionale dal 27 novembre, poi in seduta pubblica dall'11 dicembre. Da segnalare l’alleanza tra destra e centristi che ha consentito di far passare in prima lettura un testo più restrittivo rispetto al progetto presentato dal governo. "Non molti avrebbero scommesso che questo testo, certamente modificato, sarebbe stato adottato, anche con un provvedimento di regolarizzazione. Lo accolgo con favore", ha dichiarato il ministro dell’Interno, Gerarld Darmanin, in quella che può essere considerata una vittoria dell’esecutivo.

Il progetto di legge sull’immigrazione della Francia

Qual è il contenuto del controverso progetto di legge finito al centro di mille polemiche? In particolare sono state rafforzate le misure di stampo repressivo, per facilitare le espulsioni degli stranieri "delinquenti" e semplificare le procedure di allontanamento dei cittadini indesiderati. La versione modificata appena votata prevede anche l'istituzione di quote migratorie, l'abolizione dell'assistenza sanitaria statale, l'inasprimento dei ricongiungimenti familiari e la reintroduzione del reato di soggiorno irregolare.

L’adozione del Senato è figlia di intensi negoziati dietro le quinte, in un clima influenzato anche dai crescenti attacchi antisemiti. La scorsa settimana i senatori erano riusciti a trovare un accordo sulle regolarizzazioni dei lavoratori sans papier, varando un indurimento della circolare Valls, passando poi a quello del testo presentato dal governo, in particolare grazie all'intervento di Les Rèpublicains (Lr, destra gollista). "L'immigrazione regolare è una scelta: la nostra scelta è quella dell'immigrazione economica qualitativa, e dell'integrazione di qualità. E sull'immigrazione clandestina c'è tolleranza zero. Le cose devono essere chiare", ha affermato Francois-Noel Buffet, presidente Lr della Commissione leggi del Senato.

Le reazioni del mondo politico

C’è da segnalare lo scontento tra alcuni esponenti della maggioranza presidenziale per la soppressione dell'aiuto medico di Stato agli immigrati, definita "un errore grave in materia di sanità pubblica". A sinistra, invece, comunisti, socialisti e ambientalisti hanno denunciato un progetto di legge riscritto dai senatori, "duro, crudele, indegno, una vergogna assoluta" per il comunista Ian Brossat. Un testo ritenuto dall'opposizione come un diniego dell'integrazione, che vede lo straniero soltanto come "un truffatore, una minaccia" oltre a "calpestare i principi repubblicani ai quali siano tutti legati in modo collettivo".

"Questo testo non consente l'integrazione e presenta una grande contraddizione: da un lato rivendica i valori della Repubblica, ma calpesta i principi repubblicani ai quali siamo collettivamente attaccati", ha attaccato il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

Da parte sua, la destra ha accolto con favore le varie misure adottate.

All'inizio dei dibattiti, poco più di una settimana fa, Darmanin aveva ampiamente elogiato Francois-Noel Buffet, autore di un rapporto sull'immigrazione dal quale il ministro spiegava di essersi ispirato per scrivere il suo disegno di legge. A questo punto il progetto fortemente voluto dal governo sarà esaminato nelle prossime settimane, quando potrebbe essere nuovamente modificato in una chiave più permissiva.

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