La Francia è scossa da un nuovo "caso Nahel", il 17enne ucciso lo scorso 27 giugno da un agente di polizia nel sobborgo occidentale di Parigi, a Nanterre, durante un controllo stradale di routine che il ragazzo avrebbe cercato di evitare. Nelle ultime ore si è ripetuto un episodio simile. Un ragazzo di 16 anni della banlieue parigina è morto in ospedale per le gravi ferite riportate mentre era in fuga, sulla sua moto da motocross, da un'auto della polizia che lo stava inseguendo.
Cosa è successo in Francia
Stando a quanto ricostruito dai media, il giovane non si sarebbe fermato all'alt per evitare un controllo e fuggire. Ad Elancourt, nelle Yvelines, si sarebbe quindi scontrato con un'altra auto della polizia che stava sopraggiungendo in loco. Secondo una fonte della polizia, la vittima si era rifiutata di accostare all'inizio della serata, quando il suo veicolo a due ruote era "inseguito" da un'auto della polizia in questa città periferica a circa trenta chilometri a sud-ovest di Parigi. A un incrocio, la due ruote si è scontrata con "un altro veicolo della polizia". L'incidente è avvenuto intorno alle 18.40.
La morte del 16enne
Due poliziotti sono in stato di fermo e sono sottoposti ad interrogatorio con l'ipotesi di omicidio colposo. L'episodio dovrà essere chiarito nei dettagli. Pare, come detto, che durante l'inseguimento il ragazzo sia entrato in collisione con un mezzo della polizia e che durante l'impatto abbia perso la vita. Il 16enne, in arresto cardiaco, sarebbe stato rianimato dai soccorsi e portato, invano, in ospedale. L'inchiesta della polizia interna "consentirà di determinare le circostanze" dello scontro.
Intanto, uno squadrone di gendarmi è stato inviato sul posto. Il 27 giugno scorso, la morte a Nanterre - sempre nella banlieue parigina - del diciassettenne Nahel, ucciso da un poliziotto durante un controllo in strada, fu l'elemento scatenante di una settimana di violenti scontri urbani non solo nella regione di Parigi ma in tutto il resto della Francia.
La risposta di Parigi
Il fresco precedente di Nahel preoccupa il governo francese. Dopo la sua morte, infatti, sono scoppiate rivolte nella regione di Parigi e nel resto del Paese. L'intensità senza precedenti della violenza urbana è stata caratterizzata da scontri tra rivoltosi e polizia, saccheggi, lancio di colpi di mortaio contro edifici pubblici e incendi.
Al 31 agosto, 32 indagini erano in corso da parte dell'IGPN sulle violenze durante i disordini seguiti alla morte di Nahel, e una da parte dell'IGGN, l'equivalente della gendarmeria. Secondo gli ultimi dati ufficiali, quasi 4.000 persone sono state arrestate dalla polizia e circa 2.000 sono state condannate in relazione alla violenza urbana.
Il portavoce del governo Olivier Veran ha detto che le indagini in corso determineranno le "circostanze esatte" della collisione.
"Chiedo ovviamente calma. Chiedo moderazione e attenta considerazione. Per quanto drammatica sia la situazione, servono risposte che ancora non abbiamo", ha dichiarato l'alto funzionario a radio France Inter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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