Ha colpito e ferito al volto un agente del penitenziario di Estremera (Madrid) con una piastrella impugnata a mo' di coltello. A quanto pare, la furia cieca di Igor il russo non conosce limiti: appena due anni fa, aggredì con le medesime modalità 5 guardie del carcere La Moraleja, a Dueñas, nella provincia di Palencia. Il killer serbo, al secolo Nobert Feher, in Italia fu condannato all'ergastolo per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri, uccisi tra Riccardina di Budrio (Bologna) e Portomaggiore (Ferrara) nell'aprile del 2017, e quello tentato di Marco Ravaglia, che si salvò solo fingendosi morto e trattenendo il respiro. Stessa sorte per Feher anche in Spagna, dove giovedì scorso gli è stata assegnata la pena massima per altri 3 delitti commessi in Aragona durante il periodo di latitanza.
L'aggressione all'agente
Stando a quanto racconta Il Messaggero di oggi, il killer serbo ha riproposto una "scena fotocopia" dell'aggressione avvenuta nell'aprile del 2021 tra le mura del penitenziario di Dueñas. Quando i funzionari madrileni sono andati a prelevarlo dalla cella di isolamento, il pluriomicida si è scagliato con la piastrella contro una delle guardie carcerarie procurandogli una ferita profonda al viso (un taglio profondo circa 7 centimetri). E proprio come due anni fa, indossava una "armatura" fatta di giornali e riviste infilati sotto i vestiti. Dopo essere stato bloccato dai poliziotti è passato alle minacce: "Vi uccido tutti, uno a uno".
"Igor vive in una tensione permanente"
La vicenda è stata rilanciata anche dal sito d'informazione HoyAragon.es che ha raccolto i commenti degli operatori del carcere. "Igor è estremamente aggressivo - hanno dichiarato gli agenti del penitenziario di Estremera al giornale spagnolo - dobbiamo stare molto attenti. Vive in una tensione permanente, si sente sempre in guerra contro tutti e immagina che tutti siano contro di lui. Da anni terrorizza chi è incaricato di vigilare sulla sua sicurezza". Nella sua cella sono state trovate anche le ossa di alcune costolette di maiale che aveva affilato come fossero coltelli. "Non crediamo abbia qualcosa qualcosa di personale contro gli agenti che attacca.
- hanno continuato i poliziotti - diventano obiettivi solo perché sono le uniche persone che vede". Il killer ora rischia di essere trasferito in un altro carcere: ne ha già cambiati sei da quando è finito in manette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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