"Non usa droghe...". Giallo sulla hostess incarcerata in Arabia Saudita

Ilaria De Rosa è reclusa nel carcere di Jeddah con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. La madre: "Finita in prigione ingiustamente"

"Non usa droghe...". Giallo sulla hostess incarcerata in Arabia Saudita
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"È un colossale equivoco, mia figlia non usa droghe". Non ha dubbi Marisa Boin, la mamma di Ilaria De Rosa, l'hostess 23enne di Resana (Treviso) incarcerata in Arabia Saudita con l'ipotesi di reato per detenzione e traffico internazionale di droga, sull'innocenza della figlia. "Si è trovata in un guaio più grosso di lei, - spiega la donna, 55 anni, al quotidiano La Stampa - ma non ha mai fatto uso di droga ed essendo abituata a studiare e a lavorare all'estero sa bene che, soprattutto in certi Paesi come l'Arabia, è un rischio enorme farsi trovare con della droga addosso". Il deputato leghista Dimitri Coin si sta interessando, con la commissione estera di cui fa parte, della vicenda: "Per sapere cosa sia accaduto servono tempo e pazienza", dice al Corriere.it.

La denuncia di scomparsa

Ilaria De Rosa lavora come hostess di linea per la Avion Express, compagnia aerea lituana. Nei primi giorni di maggio si era imbarcata per servizio su aereo diretto a Jeddah, città dell'Arabia Saudita, e aveva raggiunto lo Spectrum Residence Sultan, l'hotel in cui avrebbe dovuto alloggiare in attesa del volo di rientro. Poi la misteriosa scomparsa: "Non sento più mia figlia dal 4 maggio, - racconta Marisa - ci siamo sempre sentite o scritte messaggi con regolarità. Mi informava dei suoi viaggi di lavoro, dei suoi passatempi. Per questo mi sono spaventata quando non ho più avuto sue notizie". Preoccupati per le sorti della figlia, i genitori hanno deciso di sporgere denuncia: "L'8 maggio mi sono presentata dai carabinieri e ho fatto una denuncia di scomparsa. - contina - Temevo che fosse stata rapita o che le fosse successo chissà che cosa di tremendo. Non avevo il cuore in pace. E anche ora che so che è viva sono sconvolta. Perché è finita in prigione ingiustamente e spero che venga liberata al più presto".

L'ipotesi della droga

Una telecamera dell'albergo ha ripreso Ilaria mentre saliva in auto con tre uomini, apparentemente senza costrizione. Da qui in poi, il giallo s'infittisce. Il padre della ragazza, contattato da un superiore della figlia, ha saputo dell'arresto. Il reato contestato alla hostess, che si trova reclusa nel carcere di carcere di Jeddah, pare sia quello di detenzione e spaccio di droga. "La Farnesina ci ha spiegato che Ilaria è stata fermata mentre si trovava su un'automobile con altri ragazzi. E uno di questi aveva una canna. - precisa la madre della 23enne - Non droga da spacciare, ma una sigaretta con della sostanza stupefacente, non so se hashish o marijuana. Ma ce l'aveva appunto un ragazzo, non mia figlia. Ilaria non aveva nessuna canna. Eppure hanno arrestato anche lei insieme a tutti gli altri".

"Mia figlia è una brava ragazza"

Sono ore di attesa e disperazione per i genitori di Ilaria che sperano di riportare in Italia la figlia il prima possibile. "Lei è una ragazza con la testa sulle spalle. - puntualizza Marisa - Dopo il diploma conseguito a Treviso ha studiato all'estero, allo United World College a Maastricht, nei Paesi Bassi. E parla molto bene quattro lingue. È sempre stata molto studiosa e brillante a scuola.

Infatti a soli 23 anni già lavora per una compagnia aerea lituana". Poi conclude: "Mi creda, sto vivendo ore di angoscia che nessuno può comprendere. Mi faccio forza pensando che essendo innocente la verità verrà a galla. Però ho lo stesso una gran paura".

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