La guerra ibrida della Russia potrebbe causare vittime “sostanziali”. Lo afferma un alto funzionario della Nato che ha sottolineato come Mosca abbia "intensificato gli attacchi non convenzionali contro l’Occidente" da quando ha lanciato la sua operazione militare speciale, invadendo di fatto l’Ucraina nel febbraio del 2022.
La "campagna di guerra ibrida" condotta dal Cremlino contro i paesi della Nato potrebbe provocare "vittime sostanziali" secondo James Appathurai, vice segretario generale aggiunto dell'Alleanza militare e responsabile delle minacce ibride e informatiche. "C'è una reale possibilità che uno di questi attacchi causi un numero considerevole di vittime o danni economici molto sostanziali". "Quello che mi preoccupa davvero è che uno di questi attacchi.. possa avere un grande impatto", ha ribadito nel corso di un'intervista rilasciata a Sky News.
Dall'inizio dell'invasione su vasta scala del territorio ucraino, dove si combatte da oltre 1000 giorni una guerra convenzionale, la Russia ha "intensificato" le sue attività di spionaggio in diversi Paesi europei, concentrandosi la sua attenzione su stati "di confine" e su realtà dove può influenzare i processo politici interni mirando a un riallineamento con Mosca. Le intelligence occidentali hanno accusato la Russia di aver lanciato una serie di azioni offensive - i cosiddetti attacchi ibridi - attraverso una serie di sabotaggi, incendi, attacchi cibernetici, campagne di disinformazione o propaganda fuorvianti, tutti pianificati per "destabilizzare" gli stati membri e partner della Nato.
Esempi recenti collegati a questa campagna ibrida includono il presunto taglio dei cavi sottomarini nel Mar Baltico, che il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha definito un vero "sabotaggio". Il transito sospetto di navi spia nel Mare dell'Irlanda, le attività sospette di agenti russi in Norvegia, e negli altri Paesi scandinavi.
"Putin sta conducendo attacchi ibridi e la Germania è particolarmente al centro dell'attenzione" secondo il ministro della Difesa tedesco che ha detto apertamente: "Putin sa come farci dei buchi di spillo" e "ignorare questa minaccia perché ci mette a disagio non la renderà più piccola, ma piuttosto più grande".
Nel corso degli ultimi due anni molti esempi di attacchi ibridi, o presenti tali sono stati oggetto di inchieste e analisi d'intelligence che, in più occasioni, ha attribuito la responsabilità ai russi, che attraverso il Gru, il servizio informazioni dell'esercito russo, avrebbe infiltrato e reclutato agenti "amatoriali" in tutta Europa per portare avanti la sua campagna di destabilizzazione. Come viene correttamente riportato dai tedeschi è sempre "difficile per i governi attribuire rapidamente e definitivamente gli attacchi a Mosca". Ciò nonostante, molti governi e funzionari di alto livello continuano a mettere "in guardia" gli alleati rispetto alla "minaccia rappresentata" dal presidente russo Vladimir Putin.
I Paesi nordici sono da anni in uno stato di massima allerta a causa degli avvertimenti delle agenzie di intelligence europee sul "potenziale" minaccia di sabotaggio e interferenza da parte dei russi che potrebbero colpire le infrastrutture energetiche, cavi elettrici, turbine eoliche e gasdotti per saggiare le capacità degli avversari, e al contempo stressare le autorità preposte alla sicurezza. Secondo l'alto funzionario della Nato che è tornato a sottolineare quali sono i pericoli della guerra ibrida russa, il numero di questo tipo di attacchi "ha raggiunto un livello che in precedenza sarebbe stato considerato totalmente inaccettabile". "Possiamo sicuramente contarne decine. Quasi 100 di sicuro. Ma poi ci sono un sacco di complotti sventati". Per questo potremmo parlare di un conflitto, o confronto, in una zona grigia dove tutti puntano a ricordare all'avversario quali sono i limiti e i confini di "confronto pericoloso" dalle conseguenze potenzialmente letali.
L'intelligence di Kiev, che negli ultimi mesi ha sempre anticipato informazioni sensibili sui piani russi che poi si sono rivelate veritiere, ha ribadito che Mosca potrebbe "intensificare" ulteriormente le sue "tattiche di guerra ibrida oltre il sabotaggio", facendo riferimento alla "flotta ombra" accusata di sabotare cavi sottomarini nei mari del Nord.
Attualmente la Nato sta aggiornando la sua strategia rispetto alla guerra ibrida che il Cremlino avrebbe
iniziato nel 2015. Attivando una serie di contromisure sempre più efficaci e stringenti, per rispondere agli "attacchi" senza ricorrere all'uso della forza militare che rischierebbe di innescare la famosa escalation.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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