"Imparare a cucinare": la trovata del ministro di Macron contro l'inflazione

Il consiglio del ministro francese Olivia Grégoire ha scatenato mille polemiche, tanto in patria quanto oltre i confini. La sinistra si è scatenata parlando di disprezzo sociale

"Imparare a cucinare": la trovata del ministro di Macron contro l'inflazione
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Che cosa fare per arginare gli effetti dell’inflazione? "Bisogna imparare di nuovo a cucinare", ha dichiarato Olivia Grégoire, ministro francese delle Piccole e medie imprese, del Commercio e dell’Artigianato. Il suo consiglio ha scatenato mille polemiche, tanto in patria quanto oltre i confini. La sinistra si è scatenata parlando di disprezzo sociale, mentre sui social (e non solo) l’opinione pubblica ha attaccato le parole del ministro di Emmanuel Macron.

Il consiglio dilemma ministro di Macron

Nel corso di un’intervista al giornale Sud Ouest, Grégoire ha suggerito alle famiglie francesi di privilegiare il cibo fatto in casa rispetto ai prodotti trasformati. Detto altrimenti, con le parole del ministro, "bisogna imparare di nuovo a cucinare prodotti grezzi, per evitare di acquistare i prodotti 'pronti', più costosi". Fin qui non ci sarebbe niente di clamoroso in parole del genere. Solo che Grégoire ha aggiunto una precisazione particolare: "Le lezioni di cucina devono tornare a scuola", con tanto di richiamo alle "nonne" e all’"educazione alla piccola cucina quotidiana".

Il senso delle affermazioni di Grégoire era semplice: cucinare in casa è meno costoso che acquistare piatti e cibi già pronti al supermercato. Il proseguo del suo intervento ha però scatenato una tempesta. "Se non c'è pane, mangia brioche. Di fronte alla carenza di acqua potabile, prendi lezioni di degustazione di vini", ha replicato il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon, mentre il capo del PS, Olivier Faure, ha denunciato "il disprezzo sociale al posto della giustizia". "Se le persone si privano dei pasti, non è perché non sanno cucinare, ma perché non hanno NIENTE da cucinare!", è insorta, da parte sua, la deputata (LFI) Anne Stambach.

Pioggia di polemiche

Il punto di vista del ministro delegato è condiviso da molti attori, che sottolineano i risparmi ottenuti grazie alla cucina. "Il primo baluardo contro l'inflazione è la capacità di sbucciare le verdure", ha dichiarato recentemente il direttore generale di Auchan France, Philippe Brochard. Alcune cifre sembrano quindi dare ragione a Olivia Grégoire, poiché i prezzi dei prodotti trasformati sono saliti più di quelli degli ingredienti freschi, già più economici in origine.

Secondo l'Insee, ad agosto, in un anno, i piatti pronti, ad esempio, hanno visto il loro prezzo fiammeggiare del 12,7%, il pesce congelato del 13,8%, la frutta preparata del 12,7%, quelli surgelati dell'8% e le verdure surgelate di oltre il 21%. Aumenti molto superiori a quelli di frutta e verdura fresca, per esempio. Un'osservazione visibile anche su carne e pesce.

Il ministro delegato ha anche reagito alle critiche, su X, assumendo il suo “messaggio di buon senso: privilegiare i prodotti grezzi ai prodotti trasformati fa bene alla salute e al portafoglio, e non solo in tempi di inflazione”.

In ogni caso, la senatrice socialista del Lot Angèle Préville si era pronunciata all'inizio di febbraio presso l'AFP a favore della reintroduzione delle lezioni di cucina a scuola, indicando da parte sua i rischi per la salute dei cosiddetti alimenti “ultra-processati”.

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