È arrivata l'attesa svolta in uno dei cold case più noti degli Stati Uniti: dopo 42 anni è stato individuato il killer di Laura Kempton, uccisa a Portsmouth, nel New Hampshire nel 1981. Giovedì gli investigatori hanno annunciato che il caso è stato chiuso: grazie al Dna e ai progressi della scienza, è stato possibile identificare Ronney James Lee. All'epoca ventunenne, l'uomo picchiò e violentò la donna fino ad ucciderla con una bottiglia di vetro nel suo appartamento di Kempton. Lee è morto nel 2005, a 45 anni, per overdose di cocaina e purtroppo non potrà rispondere del delitto.
"È importante per noi inviare un messaggio al pubblico e a tutti coloro che sono stati colpiti da crimini terribili che non smettiamo mai di lavorare", ha dichiarato il procuratore generale del New Hampshire John Formella come riportato dalla Cbs. Come anticipato, i progressi nella tecnologia del Dna hanno consentito agli inquirenti di individuare il killer della Kempton. Decisiva, in particolare, la tecnica della genealogia genetica forense.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Lee era solito introdursi negli appartamenti di Portsmouth per rapina o per abusare sessualmente delle donne. Gli inquirenti sono convinti che l'assassino sia lui oltre ogni ragionevole dubbio: "Abbiamo abbastanza prove per arrivare a questa conclusione", ha confermato Formella. La Kempton era un'aspirante parrucchiera e frequentava la Portsmouth Beauty School. In una dichiarazione, la sua famiglia ha voluto ringraziare l'autorità per aver identificato il killer.
L'omicidio di Laura Kempton scosse l'opinione pubblica, ma nonostante le ingenti forze di polizia messe a disposizione non è stato possibile individuare l'omicida. Gli investigatori interrogarono centinaia di sospetti e non sono mancate le piste promettenti, senza però arrivare ad alcun arresto. Il caso è stato riaperto recentemente nell'ambito di una serie di nuove indagini sui cold case mai risolti. Ora, dopo oltre quattro decenni, il caso della Kempton potrà essere archiviato, ma nel solo New Hampshire restano almeno 130 casi da risolvere.
La genealogia genetica forense viene sempre più utilizzata dagli investigatori per risolvere i cold case.
Recentemente è stata utilizzata per individuare e arrestare Matthew Nilo, avvocato accusato di aver rapito e stuprato diverse persone a Boston tra il 2007 e il 2008."Penso che possiamo aspettarci nel prossimo futuro che vengano risolti un sacco di crimini vecchi di decenni", ha detto a WBZ-TV il genealogista forense Michael Brophy.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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