Alle soglie del 2023, in Indonesia è stata approvata una legge che punisce penalmente chi si permette di fare sesso al di fuori del matrimonio: le relazioni tra non sposati diventano, a tutti gli effetti, un reato. La misura è stata appena approvata dal Parlamento di Giacarta che vieta, a tutti gli effetti, la libertà di ogni individuo.
Fino a un anno di carcere
Chi, quindi, decidesse di tradire il proprio partner rischia fino a un anno di carcere mentre i rapporti sessuali tra una coppia a tutti gli effetti che ha deciso "soltanto" di convivere possono essere condannati con sei mesi di reclusione. In pratica, se ci si ama bisogna per forza sposarsi o si commette un reato se si sta in intimità. Ma come si fa a essere beccati? È chiaro che nessuno (almeno questo) andrà nelle case a controllare ma il reato scatterà soltanto se si verrà denunciati in maniera formale da chi, evidentemente, ha assistito agli attuali sessuali. Come ricorda AdnKronos, anche se tabù, il sesso al di fuori dal matrimonio non era mai stato vietato tranne che in una provincia chiamata Aceh dove, la legge islamica, prevede centro frustate per chi è sorpreso a commettere atti impuri da non sposato.
Codice valido anche per gli stranieri
La follia di questa nuova legge sarà applicata anche ai residenti non indonesiani, quindi stranieri e turisti che per motivi di lavoro o, semplicemente, di cuore, ormai vivono stabilmente nel Paese del sud-est asiatico. Non solo, ma chi si permette di andare contro la legge manifestando il proprio pensiero o con risultando contrario a questa nuova ideologia rischia il reato di blasfemia che comporta fino a cinque anni di carcere. "Tutti hanno concordato di ratificare la legge", ha affermato il deputato Bambang Wuryanto, la guida della commissione parlamentare che ha riformato il "vecchio codice appartiene al patrimonio olandese", ha aggiunto. Così facendo, 276 milioni di persone saranno private della loro libertà e dei più basilari diritti umani.
Le altre abolizioni
Il Parlamento di Giacarta ha anche vietato, in quest'ampia riforma del codice penale, anche la contraccezione, l'aborto e dell'apostasia (abbandono della propria religione). Quanto accaduto nelle ultime ore ha fatto gridare allo scandalo chi tutela i diritti civili e le Ong che temono per una decisa virata verso il fondamentalismo islamico. "È tempo di lasciarsi alle spalle il codice penale coloniale che abbiamo ereditato", affermano dal ministero della Giustizia. Un deputato, Taufik Basari, ha fatto un esempio chiaro per spiegare la situazione surreale: se a Bali, nota località turistica, uno straniero farà sesso con un cittadino indonesiano e dovesse essere denunciato alla polizia, rischia l'arresto. "So che avrà un impatto sul turismo", ha sottolineato, "motivo per cui dovremo spiegare all'opinione pubblica che le denunce alla polizia dovrebbero essere limitate a ciò che la famiglia ritiene sia veramente importante".
"Colpo ai diritti umani"
Sul piede di guerra c'è Amnesty International totalmente contraria al nuovo codice penale indonesiano considerato "un colpo significativo" ai diritti umani. Il direttore esecutivo di Amnesty in Indonesia, Usman Hamid, ha dichiarato "spaventoso" quanto accaduto nel Paese a seguito della decisione del Parlamento. "Ciò a cui stiamo assistendo è un duro colpo per i progressi dell'Indonesia nella protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali per oltre due decenni". Anche l'impossibilità di vietare ogni forma di insulto alle autorità (presidente e vicepresidente, ad esempio), così come al governo e alle istituzioni statali "aumenterà gli ostacoli alla libertà di parola e criminalizza il dissenso legittimo e pacifico.
Il divieto di manifestazioni pubbliche non autorizzate limita il diritto alle riunioni pacifiche". Vietare il sesso al di fuori del matrimonio è considerato "una violazione del diritto alla privacy protetta dal diritto internazionale", conclude Amnesty.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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