Le manifestazioni dell’estrema destra sono aumentate drasticamente in Germania. Secondo una dichiarazione del ministero degli Interni, rilasciata lo scorso 16 agosto, nella prima metà del 2023 sono state registrate 110 manifestazioni, rispetto alle 35 registrate durante lo stesso periodo nel 2022.
Manifestazioni triplicate
I numeri sono stati pubblicati in seguito a una richiesta formale presentata da Die Linke, il partito di sinistra più progressista della Germania. Petra Pau, deputata del partito, si è dichiarata preoccupata della situazione, dicendo che “È l’obbligo di tutti noi evitare che l’attuale sentimento ostile verso i migranti ritorni ai livelli degli anni ’90 o del 2015”. Nel 2015, con l’ondata migratoria causata principalmente dalla guerra in Siria, la Germania aveva vissuto una crescita dei movimenti di estrema destra e delle posizioni anti migratorie, registrando un totale di 590 manifestazioni nell’arco di un anno.
Le manifestazioni sarebbero principalmente legate all’aumento del numero dei richiedenti asilo e della crescente preoccupazione per una crisi migratoria, perlopiù causata dalla guerra in Ucraina. A questo si legherebbe anche la fine del Covid-19, i cui divieti di assembramento avevano messo un freno a manifestazioni e proteste di qualsivoglia natura.
Membri violenti
In Germania la maggior parte delle attività di estrema destra si registrano nelle zone dell’ex Ddr, storicamente più ostili ai migranti rispetto al resto del Paese. Ma le manifestazioni non sono gli unici eventi a preoccupare. Secondo i dati del ministero degli Interni ogni anno si registrano circa mille atti di violenza perpetrati da persone appartenenti a posizioni di estrema destra. Nel 2021, ad esempio, sono stati 945 gli atti di violenza denunciati, mentre 783 lesioni fisiche e undici incendi dolosi. Questi ultimi hanno avuto come obiettivo principale i centri di accoglienza per migranti.
Come riportato dalla dichiarazione del ministero, le manifestazioni vengono organizzate soprattutto dai partiti locali “Freie Sachsen” (Sassoni liberi) e “Der III. Weg” (La terza via). Entrambe sono note alle autorità per portare avanti posizioni di estrema destra, l’ultima delle due avrebbe addirittura fondamenta neonaziste.
Le preoccupazioni per la sicurezza nazionale
L’allarme per la sicurezza, però, non si lega solamente ai movimenti di estrema destra. Se questi, infatti, rappresentano la minaccia maggiore al Paese, con 38.800 estremisti di destra schedati nel 2022, quasi 5mila in più rispetto al 2021, anche gli estremisti di sinistra e quelli islamisti destano non poca preoccupazione. Se i secondi sono in lieve calo rispetto al 2021, secondo i dati del ministero, quelli di sinistra si aggirano intorno ai 36mila, con un membro su quattro inquadrato come potenzialmente violento.
Con le europee del 2024 e il partito dell'Afd, la Alternative für Deutschland, tra i candidati l'attenzione
sull'estrema destra è, però, più alta che mai. Proprio qualche settimana fa il partito si è scontrato con i servizi segreti tedeschi, la Bfv, che li ha accusati di portare avanti posizioni e ideologie lesive alla costituzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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