Migranti, le Ong comprano una nuova barca. Ma non hanno i soldi per pagarla

Una raccolta fondi online per pagare il finanziamento: così le Ong tedesche sperano di ripagare i 465mila euro spesi per la nuova imbarcazione del Mediterraneo

Migranti, le Ong comprano una nuova barca. Ma non hanno i soldi per pagarla
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Con l'arrivo dell'estate e con un presumibile incremento delle partenze dal Nord Africa nelle prossime settimane, le Ong si sono organizzate e hanno messo in mare una nuova imbarcazione per gli interventi nel Mediterraneo Centrale. Si tratta di un rimorchiatore acquistato da un privato, che in passato è servito alla Germania per le operazioni di soccorso nel Mare del Nord e nel Baltico. Ora l'imbarcazione sarebbe in cantiere nell'Adriatico e tra qualche settimana arriverà nel Mediterraneo dopo l'acquisto avvenuto da parte di Sea-Eye, in collaborazione con United4Rescue, al prezzo di 465mila euro.

Un acquisto avvenuto mediante un prestito ottenuto dalle associazioni, che però ora chiedono che a pagarlo siano altri. Sul sito di United4Rescue, infatti, è stata aperta una campagna di raccolta fondi destinata proprio alla copertura del finanziamento, che ha come obiettivo il raggiungimento della quota di 465mila euro. Per il momento, a 10 giorni dal lancio della campagna, la quota raggiunta supera di poco i 20mila euro. Una cifra ben lontana da quella richiesta dalle organizzazioni, nonostante la sponsorizzazione social della raccolta fondi sia martellante. Probabilmente le persone si sono stancate di sborsare soldi per aiutare le Ong che, puntualmente, sbarcano in Europa soggetti che non hanno diritto di protezione e che finiscono per essere arruolati dalla malavita, o peggio.

Il problema dei migranti irregolari, infatti, non è sentito solo nel nostro Paese, perché basta fare un giro nelle community tedesche per rendersi conto che la maggior parte dei cittadini sono contrari alle operazioni delle Organizzazioni non governative, che per la maggior parte battono proprio bandiera della Germania. Ma non solo, perché grazie alla coalizione semaforo, che comprende i Verdi e alcuni schieramenti orientati completamente a sinistra, le Ong hanno ottenuto negli anni numerosi contributi federali. La stessa Sea-Eye, che si è potuta permettere l'acquisto di una una nuova imbarcazione, che prenderà il mare con il nome di Sea-Eye5, lo scorso ottobre ha ricevuto 365mila euro dal parlamento tedesco, dopo l'avvallo del governo.

A questi soldi si aggiungono tutti quelli che le Chiese tedesche fanno confluire proprio nelle casse di United4Rescue e che i Comuni versano alle singole Ong.

Il giro di denaro attorno alle Ong è più che milionario ma le organizzazioni sono impegnate in una questua continua, spesso sfruttando la leva del vittimismo. Ma il punto di saturazione sembra essere stato raggiunto: la gente non vuol più veder entrare soggetti pericolosi e senza documenti.

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