Sono immagini choccanti quelle che arrivano dalla metropolitana di Barcellona. Pochi secondo sufficienti a fotografare il problema sicurezza che attanaglia l'intera Europa, in parte derivante dalla spregiudicata politica immigrazionista, che ha agevolato l'ingresso di soggetti pericolosi grazie all'assenza di controllo. La questione è ben nota nel nostro Paese, dove le aggressioni sono pressoché all'ordine e le nostre città non sono più un luogo sicuro in cui vivere: da Milano a Roma, passando per Torino e arrivando a Napoli, gli episodi che vedono coinvolto un soggetto straniero nelle aggressioni sono numerose. Per questa ragione qualcuno ha inizialmente creduto che il video registrato dalle videocamere di sorveglianza di una stazione della metropolitana di Barcellona fosse, in realtà, proveniente da Roma.
Quel che si vede nel breve filmato è inquietante. Un uomo di origine maghrebina attraversa la banchina della stazione Camp Dell'Arpa e, col braccio teso, inizia a colpire senza motivo le donne presenti. Era mattina, quindi erano diverse le persone in attesa del treno, vittime del magrebino e del suo momento di follia. Alla fine sono 10 le donne che devono ricorrere alle cure dei sanitari, ma una più di tutte ne ha subito la furia. È una ragazza tra i 20 e i 30, che mentre attende il passaggio del treno è assorta nella lettura del suo smartphone con le cuffie nelle orecchie. Non si accorge di quanto accade attorno a lei, è isolata dal resto della gente: l'uomo, dopo aver colpito altre persone prima di lei, le passa accanto e con il braccio teso e una forza non comune le sferra un colpo sul capo, probabilmente un pugno, tanto forte da farla cadere a terra. Le conseguenze per lei sono gravi, a partire dalla perforazione del timpano colpito. La giovane è stata immediatamente soccorsa e l'uomo fermato.
Non era nemmeno sconosciuto alle forze dell'ordine, che non escludono possa aver agito sotto effetto di sostanze stupefacenti o di alcol. I Mossos d'Esquadra stanno anche lavorando per capire se l'uomo possa essersi reso responsabile in passato di altre aggressioni simili.
"Altro che tolleranza, non ci può essere nessuno spazio in Europa per chi ci porta la guerra in casa. A difesa dei diritti e dei valori occidentali, contro chi, a Bruxelles, ha chiuso gli occhi per troppo tempo, spalancando le porte a insicurezza e violenza", è il commento di Matteo Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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