"Forze nucleari sempre in allerta": la minaccia di Putin alla parata della Vittoria

Durante il suo discorso in occasione della parata militare del 9 maggio Vladimir Putin ha dichiarato che le forze nucleari strategiche russe sono "sempre" pronte per il combattimento

"Forze nucleari sempre in allerta": la minaccia di Putin alla parata della Vittoria
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Le forze nucleari strategiche russe sono sempre in allerta. Vladimir Putin lo ha detto in maniera chiara e lampante durante il suo discorso in Piazza Rossa in occasione della parata militare del 9 maggio, giorno in cui la Russia festeggia la fine della Seconda Guerra Mondiale. "La Russia farà di tutto per evitare uno scontro globale. Ma, allo stesso tempo, non permetteremo a nessuno di minacciarci. Le nostre forze strategiche (nucleari) sono sempre in allerta", ha dichiarato il capo del Cremlino, aggiungendo - in un implicito riferimento alla Nato - di voler lottare contro qualsiasi pretesa di eccezionalità da parte di qualsiasi Stato o alleanza.

Le parole di Putin

"Respingiamo qualsiasi pretesa di eccezionalità da parte di qualsiasi Stato o alleanza. Sappiamo a cosa porta l'irragionevolezza di tali ambizioni. La Russia farà tutto il possibile per prevenire uno scontro globale", ha detto Putin nel suo discorso alla Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa di Mosca. Il "revanscismo, la derisione della storia e il desiderio di giustificare gli odierni seguaci dei nazisti" fanno parte della "politica comune delle elite occidentali volte ad alimentare nuovi conflitti regionali, inimicizie interetniche e interreligiose e a scoraggiare i centri sovrani e indipendenti dello sviluppo mondiale", ha proseguito il presidente russo.

Putin ha quindi affermato che la Russia sta attraversando un periodo difficile "di svolta e il destino della patria" e che il "suo futuro dipendono da ciascuno di noi". Numerosi i richiami alla Seconda Guerra Mondiale, e non poteva essere altrimenti in una giornata simile. "La Russia non ha mai sminuito l'importanza del Secondo Fronte e dell'aiuto dei suoi alleati, noi onoriamo il coraggio di tutti i guerrieri della Coalizione anti Hitler, dei membri della Resistenza, dei partigiani, il coraggio del popolo, della Cina che ha combattuto per la propria indipendenza contro l'aggressione militarista del Giappone", ha precisato il capo del Cremlino. "Non dimenticheremo mai la nostra lotta comune e le ispiratrici tradizioni dell'Alleanza", ha proseguito ancora lo stesso Putin.

La giornata della vittoria della Russia

In tutta la Russia, oggi, si tengono parate militari, concerti e marce con veicoli d'epoca in onore del 79esimo anniversario della Giornata della Vittoria sul nazismo nella "Grande Guerra Patriottica". A Mosca, la celebrazione si è aperta con una parata cerimoniale sulla Piazza Rossa. Putin ha ispezionato la parata in qualità di comandante in capo per la 21esima volta. Presenti al corteo i presidenti Alexander Lukashenko della Bielorussia, Kassym-Jomart Tokayev del Kazakistan, Emomali Rahmon del Tagikistan, Serdar Berdimuhamedow del Turkmenistan, Miguel Diaz-Canel di Cuba, Thongloun Sisoulith del Laos e Umaro Sissoco Embalo della Guinea-Bissau.

Dopo la parata, Putin e i leader stranieri invitati parteciperanno a una cerimonia di deposizione congiunta di fiori alla Tomba del Milite Ignoto nel Giardino di Alessandro. Successivamente, al Cremlino si terrà un ricevimento a nome del presidente russo per i capi delle delegazioni presenti. Nel pomeriggio, Putin dovrebbe anche tenere una serie di colloqui con i leader di Cuba, Laos e Guinea-Bissau.

Tornando al discorso del capo del Cremlino, Putin ha elogiato il coraggio delle truppe che combattono in Ucraina, per la prima volta presenti alla parata, e ha criticato l'Occidente, accusandolo di "alimentare conflitti regionali, conflitti inter-etnici e

inter-religiosi e di cercare di contenere centri sovrani e indipendenti di sviluppo globale". Alla parata hanno preso parte circa 9.000 soldati, tra cui circa 1.000 che hanno combattuto in Ucraina.

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