Blitz dell'Fbi a New York, sequestrato il cellulare del sindaco: "Ombra di fondi turchi"

Gli agenti federali hanno sequestrato i congegni elettronici del primo cittadino dem: l'inchiesta riguarda il presunto legame con una società turca vicina al governo di Ankara

Blitz dell'Fbi a New York, sequestrato il cellulare del sindaco: "Ombra di fondi turchi"
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Svolta a sorpresa nell'inchiesta che chiama in causa il sindaco di New York, Eric Adams, e le ombre di fondi turchi nella sua campagna elettorale. Come confermato dal New York Times, gli agenti dell'Fbi hanno sequestrato cellulari e tablet del primo cittadino dem. Un blitz cinematografico, secondo il quotidiano a stelle e strisce: dopo averlo avvicinato per strada, i federali sono saliti con il 63enne sul suo Suv e gli hanno mostrato l'ordine di perquisizione firmato dal giudice. Il "bottino" comprenderebbe due telefonini e un iPad, tutti i dispositivi elettronici sono stati restituiti dopo pochi giorni.

Secondo quanto ipotizzato dall'accusa, Adams avrebbe un legame diretto con la società di costruzioni turche che ha finanziato la sua campagna elettorale e che risulta legata al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Un avvocato del primo cittadino newyorkese ha confermato in una nota che il suo assistito sta collaborando con le autorità federali e di aver già segnalato almeno un caso di comportamento improprio. "Dopo aver appreso dell'indagine federale, si è scoperto che un individio aveva recentemente agito in modo improprio. In uno spirito di trasparenza e cooperazione, questo comportamento è stato immediatamente e proattivamente segnalato agli investigatori", le parole del legale Boyd Johnson.

L'avvocato ha precisato che il sindaco Adams non è stato accusato di atti illeciti e ha immediatamente rispettato le richieste dell'Fbi, fornendo i dispositivi elettronici senza battere ciglio. Il primo step dell'inchiesta risale al 2 novembre, quando gli agenti hanno perquisito l'abitazione di Brianna Suggs, responsabile per la raccolta fondi della campagna di Adams. Un unico obiettivo: individuare prove del piano per violare la legge sul finanziamento politico, che vieta di ricevere soldi da entità straniere. Oltre alla società turca sopra citata, nel mirino anche la Bay Atlantic University, un college di Washington fondato da un turco e affiliato a una scuola che Adams aveva visitato nel corso di un suo viaggio in Turchia nel 2015 in qualità di presidente municipale di Brooklyn.

"Non ho niente da nascondere", il breve commento di Adams sull'indagine:"Come ex membro delle forze dell'ordine, mi aspetto che tutto il mio staff rispetti la legge e collabori pienamente con le indagini. E io continuerò a fare esattamente questo. Non ho nulla da nascondere". Ricordiamo che il sindaco di New York, una volta venuto a conoscenza di quanto accaduto a Brianna Suggs, ha cancellato i suoi impegni a Washington per tornare precipitosamente nella "sua" città. Attesi aggiornamenti a stretto giro di posta: le ipotesi di reato vanno dalla cospirazione per ottenere contributi elettorali da parte di cittadini stranieri a quella per il furto di fondi federali e per la frode telematica.

Non si tratta di un caso isolato per il democratico, già finito nella bufera in più di un'occasione: basti pensare al tentativo di fare assumere il fratello come vice commissario del dipartimento di polizia a 240 mila dollari l'anno.

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