Svolta nelle indagini sull’omicidio di Brian Thompson, il Ceo di UnitedHealthcare ucciso a Manhattan il 4 dicembre scorso. Secondo quanto riferito da NBC News, la polizia ha individuato e arrestato il presunto killer. In base alle prime informazioni a disposizione, il 26enne Luigi Mangione – residente ad Altoona, in Pennsylvania – è finito nel mirino delle autorità perché in possesso di una pistola simile a quella utilizzata per uccidere il manager cinquantenne. L’uomo è stato trovato anche in possesso di un silenziatore e di un falso documento d’identità del New Jersey.
Ulteriori dettagli riportati dal New York Post rivelano che l’uomo avrebbe tentato di utilizzare il documento falso all’interno di un McDonald’s. Oltre alla già citata pistola, avrebbe avuto con sé altri documenti falsi e un manifesto sul quale erano riportate delle critiche alle aziende sanitarie, accusate di anteporre i profitti alle cure. Tra le righe del documento si leggono queste frasi: "Questi parassiti se l'erano cercata" e "Mi scuso per ogni conflitto e trauma, ma andava fatto". Lo hanno riferito alla Cnn fonti di polizia. Sempre nel manifesto, Mangione dice di aver agito da solo e di essersi autofinanziato.
Per il momento le forze dell’ordine non si sono sbilanciate. Jessica Tisch, che guida la polizia di New York, ha detto che Mangione è ritenuto "la nostra persona di interesse". La polizia ha informato che il 26enne è nato e cresciuto in Maryland, ha legami nella città di San Francisco ed è reduce da un periodo trascorso a Honolulu, nelle Hawaii. Ha frequentato un liceo privato di Baltimora, in Maryland, dove praticava la lotta libera e si è classificato come il migliore degli studenti. Poi si è laureato in ingegneria all'Università della Pennsylvania nel 2020. Il sospetto killer sui social ha postato delle foto dei viaggi fatti con amici e familiari. Non ha precedenti penali. Il capo dei detective della polizia di New York Joseph Kenny ha spiegato che mai prima di oggi avevano incrociato il suo profilo.
La polizia di New York si è recata verso Altoona. In precedenza, tramite una nota, aveva evidenziato che il presunto killer ha soggiornato in un ostello di Manhattan prima dell’assassinio presentando un falso documento d’identità del New Jersey.
Un ulteriore indizio che incastrerebbe il sospettato. Sabato, inoltre, erano state diffuse altre due foto, una delle quali scattata in un taxi: in entrambe il volto del ricercato era coperto da una mascherina chirurgica azzurra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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