“Sapevano di Teixeira”. Bufera sul Pentagono dopo i leak

Secondo Nbc News il ragazzo, protagonista della fuga di notizie dal Pentagono, per ben due volte era stato sorpreso a trafugare documenti riservati. Ma contro di lui non erano mai stati presi provvedimenti disciplinari

“Sapevano di Teixeira”. Bufera  sul Pentagono dopo i leak
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Jack Teixeira non si è mosso nell'ombra. All'interno degli uffici dove lavorava fino a pochi mesi fa, lì dove è riuscito a visionare e fotografare alcuni documenti riservati, per ben due volte è stato notato in atteggiamenti sospetti. A rivelarlo nelle scorse ore è stato il network Nbc, tornato sulla vicenda alla vigilia della seconda udienza a carico del ragazzo. Negli Usa adesso è di nuovo polemica: in molti si chiedono come mai, pur avendo notato atteggiamenti sospetti, Teixeira non sia mai stato raggiunto da sanzioni o sospensioni.

L'indiscrezione apparsa su Nbc

La vicenda è scoppiata il 5 aprile scorso. Su 4Chan e su Telegram quel giorno sono comparsi file riservati del Pentagono. Documenti e annotazioni che dovevano rimanere segreti o comunque custoditi all'interno degli edifici che ospitano i più importanti uffici della difesa Usa. Da allora è partita una caccia alla talpa durata quasi una settimana. Si è scoperto che i file sono stati inseriti sulla rete ben prima del 5 aprile. Almeno un mese prima, all'interno di alcune chat di Discord circolavano già documenti molto riservati relativi soprattutto alla guerra in Ucraina.

La ricerca della talpa si è conclusa il 13 aprile, quando gli inquirenti hanno identificato in Jack Teixeira il ragazzo che per primo ha inserito i file in questione. Si trattava di foto, appunti e documenti pubblicati all'interno del gruppo Thug Shaker Central, una community di venti persone nata su Discord durante la pandemia. Erano tutti ragazzi con la passione per le armi e per il mondo militare. Teixeira, conosciuto con l'account Og, rappresentava una sorta di leader del gruppo. E spesso ha inserito quei file per potersi vantare delle proprie conoscenze.

Il giovane di 21 anni, nativo di North Dighton, nel Massachusetts, del resto aveva accesso a quei documenti in quanto aviatore della Guardia Nazionale aerea del suo Stato di origine. Era un esperto informatico e quindi possedeva le password per visionare alcuni archivi delicati del Pentagono. Circostanza questa che ha sollevato polemiche negli Usa. Se anche un ventunenne può avere accesso a file riservati, vuol dire che nella gestione della difesa Usa esistono falle molto importanti. Secondo il Washington Post, inoltre, Teixeira avrebbe condiviso con alcuni cittadini stranieri il contenuto dei documenti.

Le indiscrezioni della Nbc, sono quindi destinate ad alimentare nuove polemiche. Il network, in particolare, ha riportato alcune dichiarazioni di fonti interne all'Air Force statunitense. Rivelazioni da cui è emerso che Teixeira in più occasioni è stato ripreso per via del suo comportamento sospetto. Sei mesi prima del suo arresto, funzionari della base in cui lavorava hanno sorpreso il ragazzo mettersi in tasca un foglietto e prendere appunti su informazioni riservate di intelligence. I suoi superiori, allertati dai testimoni, lo hanno ripreso e lo hanno invitato a evitare simili comportamenti.

Ma un mese dopo la scena si è ripresentata. Ancora una volta Teixeira è stato visto osservare da vicino documenti riservati e che, soprattutto, nulla avevano a che fare con le sue mansioni. Non solo, ma c'è chi ha descritto il suo comportamento come sospetto in quanto il ragazzo più volte ha posto domande molte specifiche e dettagliate durante un briefing interno. A febbraio un altro campanello d'allarme: un collega ha notato e segnalato l'accesso di Teixeira al Joint Worldwide Intelligence Communication System, un sistema interno al dipartimento della Difesa per la condivisione di file riservati.

Perché nessuno è intervenuto?

Il giovane è stato quindi più volte scoperto e redarguito. Tuttavia, come sottolineato dalla Nbc, non risultano a suo carico provvedimenti disciplinari. Né un richiamo formale e né una sospensione. E ora negli Stati Uniti ci si chiede il perché. Nonostante reiterati comportamenti sospetti, non solo Teixeira non è stato allontanato ma ha potuto continuare a lavorare negli stessi luoghi in cui fotografava documenti riservati. E, inoltre, ha potuto utilizzare le password con cui accedere agli archivi.

Il Pentagono si è così scoperto ancora più vulnerabile. Lo scandalo dei leak messi in rete ha mostrato falle molto gravi, da considerare tali soprattutto negli attuali tempi di guerra in Ucraina.

Adesso, dopo le ultime rivelazioni, la Difesa Usa è costretta a fare i conti con funzionari che non hanno prestato la necessaria attenzione a dei comportamenti sospetti. Oltre che al processo contro Teixeira, a Washington nei prossimi mesi si presterà molta attenzione alle indagini interne al Pentagono.

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