"Perquisita la sede del partito di Macron": che cosa succede in Francia

Nell'ambito di due inchieste giudiziarie avviate a ottobre sono state effettuate perquisizioni presso la sede parigina della società di consulenza McKinsey e del partito Reinassance di Emmanuel Macron

"Perquisita la sede del partito di Macron": che cosa succede in Francia

La sede del partito macroniano Renaissance e gli uffici di McKinesy a Parigi sono stati perquisiti nell’ambito delle indagini sulle presunte consulenze avvenute durante la campagna elettorale di Emmanuel Macron risalente al 2017. L’operazione dei gendarmes è stata effettuata su richiesta della procura finanziaria nazionale (PNF) che dallo scorso ottobre indaga anche sui finanziamenti del partito.

Che cosa succede a Parigi

McKinsey ha confermato le perquisizioni a Le Figaro. "McKinsey conferma lo svolgimento, il 13 dicembre, di operazioni di visita effettuate da un giudice istruttore presso la sede di McKinsey France a Parigi. Lo studio collabora pienamente con le autorità pubbliche come è sempre stato", ha commentato lo studio.

Gli inquirenti agiscono nell'ambito di due inchieste sull'intervento di società di consulenza nelle campagne elettorali del candidato Emmanuel Macron nel 2017 e nel 2022, aperte su iniziativa del PNF e affidate a fine mese ai gip. Il primo procedimento riguarda i sospetti di "non regolare tenuta dei conti di campagna e riduzione di elementi contabili in un conto di campagna". Il secondo prende di mira "capi di favoritismo e occultamento di favoritismo".

"È normale che la giustizia indaghi in modo libero e indipendente per fare luce sulla questione", ha fatto sapere la direzione del partito, assicurando la massima collaborazione alle indagini. Ricordiamo che una quindicina di consulenti di McKinsey, a cui Macron ha fatto ampiamente ricorso durante il suo primo mandato all'Eliseo, ha lavorato gratuitamente per definire i programmi del candidato prima delle citate elezioni del 2017.

Indagini in corso

La giustizia si è interessata a McKinsey in seguito al lavoro svolto dalla commissione d'inchiesta del Senato francese sul ruolo delle società di consulenza. La spesa statale per sollecitare i servizi di questi enti privati ​​è più che raddoppiata tra il 2018 e il 2021, superando il miliardo di euro. In particolare, la filiale francese di McKinsey, che beneficia di numerosi contratti governativi, non pagava tasse in Francia da dieci anni grazie a un regime fiscale vantaggioso.

L'indagine sui conti elettorali di Macron, ha sottolineato Le Prisien, sarebbe dunque entrata nella fase operativa. "Non temo nulla e credo che il cuore dell'inchiesta non sia io. È normale che la giustizia faccia il suo lavoro", spiegava il presidente francese ai cronisti lo scorso 25 novembre.

Ombre su Macron

In attesa di capire come si svilupperanno le indagini, sarà interessante capire come e se questo terremoto influenzerà l’operato di Macron.

"In seguito a diverse segnalazioni e denunce di rappresentanti politici e singoli", come anche le querele di "eletti e associazioni", il PNF ha insomma deciso di aprire dei fascicoli giudiziari, in particolare per una possibile "tenuta non conforme dei conti della campagna elettorale" e sulla "minorazione di elementi contabili in un bilancio di campagna elettorale", si leggeva nella medesima nota diffusa dalla procura finanziaria.

Nel

frattempo, nonostante le critiche sull'organizzazione dei Mondiali in Qatar e ora lo scandalo di corruzione nel Parlamento europeo, il presidente Macron, si recherà Al Bayt Stadium per assistere alla partita tra Francia e Marocco.

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