Il faccia a faccia tra Putin e Kim: ecco cosa si sono detti

Il presidente russo si è detto "felice di vedere" il leader nordcoreano. Prima di iniziare i colloqui i due hanno visitato un sito di assemblaggio e lancio di missili Angara e Soyuz-2

Il faccia a faccia tra Putin e Kim: ecco cosa si sono detti
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Vladimir Putin e Kim Jong Un si sono incontrati al cosmodromo di Vostochny, nella regione dell'Amur, in Siberia, vicino alla città di Tsiolkovsky. Prima di iniziare i colloqui insieme alle rispettive delegazioni, i due leader hanno visitato un sito di assemblaggio e lancio di missili Angara, la nuova generazione di razzi russi, e Soyuz-2. Putin si è detto "felice di vedere" Kim, mentre quest'ultimo lo ha ringraziato per averlo invitato a visitare la Russia "nonostante fosse occupato". Il capo del Cremlino ha spiegato che Mosca aiuterà la Corea del Nord a costruire satelliti. Dal canto suo, il presidente nordcoreano è sembrato essere particolarmente interessato alla tecnologia in uso nel primo cosmodromo civile russo.

L'incontro tra Kim e Putin

Il treno blindato di Kim è arrivato a Khasan, una stazione russa appena oltre il confine nordorientale della Corea del Nord, alle primissime ore del mattino di martedì 12 settembre. Qui è stato accolto su un tappeto rosso dal ministro delle Risorse naturali, Alexander Kozlov, e dal governatore regionale, Oleg Kozhemyako, nonché da una guardia d'onore e da una banda militare. Il capo di Stato nordcoreano ha affermato che la sua visita in Russia - la prima dal 2019 e il suo primo viaggio fuori dal Paese dopo tre anni di isolamento pandemico - indica quanto il suo governo stia "dando priorità all’importanza strategica" delle relazioni Corea del Nord-Russia.

Il giorno successivo, il 13 settembre, Kim si è diretto al cosmodromo di Vostochny per l'incontro con Putin. In un filmato pubblicato dai media statali russi si vedono i due leader sorridere e stringersi la mano nei pressi del sito, all’ingresso di un edificio di assemblaggio di veicoli di lancio. Alla domanda dei giornalisti se lui e Kim discuteranno della vendita di armi, il presidente russo ha detto che avrebbero affrontato "tutte le questioni" e che "c'è tempo".

I colloqui al cosmodromo di Vostochny

Il cosmodromo di Vostochny è stato creato in seguito ad un decreto del presidente della Federazione russa firmato nel 2007. La costruzione dell'impianto è iniziata nel 2012. Il primo lancio dal sito è stato effettuato il 28 aprile del 2016. In quella data il veicolo di lancio Soyuz-2.1a ha lanciato i satelliti scientifici ed educativi Lomonosov e Aist-2D, nonché il nanosatellite studentesco SamSat-218 nell'orbita terrestre bassa.

I negoziati tra Putin e Kim si stanno tenendo nella sala riunioni al primo piano dell'edificio tecnico del complesso missilistico spaziale Soyuz-2. Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Ria Novosti, alle discussioni partecipano i ministri russi degli Esteri Sergej Lavrov e della Difesa Sergej Shoigu, oltre ai vice primi ministri Marat Khusnullin e Alexey Overchuk, al vice primo ministro e ministro dell'Industria della Federazione russa Denis Manturov, al ministro dei Trasporti Vitaly Savelyev e a quello delle risorse naturali, il citato Kozlov.

"È necessario discutere di cooperazione economica", ha detto Putin all'inizio dei colloqui con il Kim. "Il nostro Paese è stato il primo a riconoscere la Corea del Nord", ha proseguito lo Zar, aggiungendo che "il nostro incontro si tiene in un momento speciale, nel 75esimo anniversario dell'avvio delle nostre relazioni diplomatiche". I temi sul tavolo saranno tanti e delicatissimi.

Il sostegno di Kim

Si sono conclusi, dopo due ore, i colloqui tra Putin e Kim, prima in presenza delle delegazioni e poi faccia a faccia. A quanto pare, le delegazioni russe e nordcoreane non avrebbero firmato alcun documento congiunto. "La Russia mantiene la sua posizione nelle Nazioni Unite, nel Consiglio di sicurezza, ma questo non può, non deve e non costituirà un ostacolo all'ulteriore sviluppo delle relazioni russo-coreane", ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

La Russia "si è alzata in piedi per difendere la sua sovranità e sicurezza opponendosi alle forze egemoniche", ha dichiarato Kim, sottolineando che, d'ora in avanti, la priorità assoluta della politica estera nordcoreana ruoterà attorno alle relazioni con Mosca. Il presidente nordcoreano ha inoltre affermato che il vertice con Putin rappresenta "il trampolino di lancio" di relazioni più strette tra i due Paesi.

Il Cremlino, ha quindi proseguito Kim, sta affrontando "forze egemoniche per proteggere i suoi interessi in tema di

sicurezza" e Pyongyang intende esprimere il suo "sostegno totale e incondizionato" a tutte le misure prese dalla Russia. "Saremo sempre con la Russia", ha concluso il capo di Stato.

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