Salario minimo, accoglienza dei migranti e furto. Sembrano essere queste le priorità della sinistra norvegese di Rødt, o almeno del suo leader Bjørnar Moxnes. Considerato tra i giovani politici in rampa di lancio dell’area nordica, il quarantunenne è stato colto in flagrante mentre rubava un paio di occhiali da sole firmati Hugo Boss al duty free dell’aeroporto di Oslo. Nessun atto politico, nessuna rivendicazione proletaria: un furto finito male e una bufera mediatica difficile da evitare.
L’episodio risale a circa due settimane fa. Le immagini del furto firmato dal leader della sinistra norvegese sono state rese note da VG: la classica scena da film, con un malintenzionato che prima indossa gli occhiali da sole, poi li appoggia sul carrello dei bagagli e, ciliegina sulla torta, li ripone in una tasca della giacca con la cerniera ben chiusa. Sfortunatamente per il compagno, le telecamere di videosorveglianza erano attive: multa di 3000 corone norvegesi – meno di 300 euro – per furto con intento.
Intervenuto sabato in conferenza stampa, Moxnes ha raccontato quanto accaduto ed ha ammesso la sua colpevolezza: “Voglio iniziare dicendo che mi dispiace molto”. Ma in realtà nel corso delle ultime ore la versione è cambiata almeno due volte. Prima il volto della sinistra norvegese ha affermato di non essersi accorto di essere uscito dal negozio senza pagare. Poi ha dichiarato di essere andato nel panico quando ha scoperto di avere con sé gli occhiali e di aver strappato il cartellino del prezzo prima di metterli in valigia. Una mossa per evitare uno scandalo, ma anche per non pagare o restituire l’accessorio. Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno raccontato un’altra realtà: a quel punto Moxnes ha farneticato di non ricordare ogni dettaglio di quanto accaduto.
Quantomeno il giovane leader di sinistra non ha inventato di essersi immedesimato in Peter Pan, motivando il suo gesto come rivincita del popolo contro i corrotti delle multinazionali, con il paio di occhiali destinato ai più sfortunati. In soldoni, Moxnes si è reso protagonista di una delle più grandi figuracce della storia politica norvegese, ma nonostante ciò non rischia il posto: i vertici del partito Rødt (di ispirazione marxista) hanno ribadito la fiducia nei suoi confronti.
Attualmente il quarantunenne si è preso dei giorni di malattia: out fino al 18 luglio, un periodo per allontanare le polemiche e sperare che tutti - a partire dagli elettori di sinistra - dimentichino il suo patetico gesto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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