Giallo sul gasdotto finlandese danneggiato: "Sospetto atto di sabotaggio"

La Finlandia sta conducendo un'indagine su una perdita di gas registrata dal gasdotto sottomarino Baltic Connector. Prende quota l'ipotesi che si sia trattato di un deliberato atto di sabotaggio

Giallo sul gasdotto finlandese danneggiato: "Sospetto atto di sabotaggio"
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Una sospetta perdita di gas sta tenendo in apprensione la Finlandia. Il guasto, rilevato nella notte a cavallo tra il 7 e l'8 ottobre, riguarda il Baltic Connector, un gasdotto sottomarino lungo 77 chilometri che collega il Paese con l'Estonia. L'insolito calo di pressione ha spinto l'operatore finlandese del sistema del gas Gasgrid e quello estone Elering As a chiudere le valvole dell'infrastruttura per cercare di ricostruire l'accaduto. Le indagini sono in corso e ci vorrà del tempo prima di chiarire la vicenda. Tuttavia, le autorità starebbero iniziando a sospettare di un deliberato atto di sabotaggio.

Il giallo del gasdotto Baltic Connector

Tutto è cominciato la scorsa domenica, poco prima delle 2.00 di notte ora locale. Gli operatori finlandesi ed estoni del sistema di trasporto del gas hanno notato uno strano calo di pressione nel gasdotto offshore che unisce i due Paesi. "Sulla base delle rilevazioni, si sospetta che il gasdotto offshore tra la Finlandia e l'Estonia abbia delle perdite", spiegava Gasgrid in un comunicato. "Non faremo ipotesi sulle ragioni", ha in seguito dichiarato l'amministratore delegato del gruppo, Olli Sipila. "Sospettiamo che ci sia una perdita nella pipeline. Ci stiamo concentrando su questo. Una volta capito se c’è una perdita e ci concentreremo su cosa la sta causando", ha quindi aggiunto a caldo.

Al momento non c'è alcuna stima per la conclusione dell'indagine, né sappiamo quando il gasdotto, operativo da circa tre anni, tornerà in funzione. Secondo l'Istituto di Sismologia dell'Università di Helsinki nessuna esplosione è stata segnalata durante la notte incriminata nell'area limitrofa al Golfo di Finlandia. Altro appunto fondamentale, il gas non è centrale per l’approvvigionamento energetico della Finlandia, rappresentando solo il 3,5% del mix energetico del Paese nordico nella prima metà di quest’anno. Secondo Gasgrid, il sistema del gas finlandese è stabile e la fornitura è garantita attraverso il terminale Gnl galleggiante di Inkoo.

Il sospetto di un sabotaggio

Le indagini intanto proseguono e, ha scritto Bloomberg citando fonti a conoscenza della vicenda, sta prendendo forma l'ipotesi di un atto di sabotaggio. Se il calo di pressione del gasdotto dovesse effettivamente essere condotto ad una perdita che ha causato danni alla tubazione, i lavori di riparazione dell'infrastruttura potrebbero richiedere anche diversi mesi, a seconda della natura del danno.

I dati orari di Elering hanno mostrato un improvviso calo della pressione della conduttura da 34,5 bar a circa 12 bar, seguito da un ulteriore calo fino a soli sei bar, suggerendo la fuoriuscita del contenuto nell'oceano. Anche se al momento l’incidente sembra contenuto, i rischi potenziali rimandano vagamente a quanto accaduto al gasdotto sottomarino Nord Stream, rotto in quattro punti per via di una misteriosa detonazione.

Nel frattempo c'è da segnalare l'accelerazione del prezzo del gas in Europa in scia ai sospetti della Finlandia per la pista del presunto sabotaggio.

I future Ttf sono balzati sul mercato di Amsterdam del 12% a 49,31 euro al megawattora. Il guasto ha riacceso i timori sulla sicurezza delle infrastrutture energetiche in Europa, a poco più di un anno di distanza dall'esplosione che ha danneggiato il suddetto Nord Stream.

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