"È stato un gruppo filo ucraino": l'ultima rivelazione sul sabotaggio del Nord Stream

Secondo quanto riportato dal New York Times il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream sarebbe stato orchestrato da un gruppo filo ucraino

"È stato un gruppo filo ucraino": l'ultima rivelazione sul sabotaggio del Nord Stream

Né russi né americani. Le esplosioni che lo scorso 25 settembre hanno interessato i gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 sarebbero state causate da un non meglio specificato gruppo filo ucraino. Al momento non ci sarebbero chiare indicazioni che Volodymyr Zelensky e il suo team fossero coinvolti nell'operazione, o che gli autori del presunto sabotaggio agissero sotto la direzione di funzionari del governo ucraino. Se dovesse essere confermata, la rivelazione del New York Times sarebbe tuttavia clamorosa.

Il gruppo filo ucraino

Secondo quanto riportato dal NYT, alcuni funzionari statunitensi hanno affermato che dietro alla vicenda dei gasdotti ci sarebbe la mano di "oppositori del presidente russo Vladimir Putin".

Non sono stati specificati i membri del gruppo e, allo stesso tempo, non sappiamo chi ha diretto e finanziato l'operazione. Gli stessi funzionari si sono rifiutati di rivelare la natura dell'informazione ottenuta, come è stata ottenuta e, più in generale, qualsiasi altro dettaglio sulle prove raccolte.

La parte più interessante dello scoop è in ogni caso la parte in cui le fonti anonime americane hanno affermato che non ci sono conclusioni definitive. È stata infatti lasciata aperta la possibilità che l'intera operazione possa essere stata condotta da una forza per procura con collegamenti con il governo ucraino o con i suoi servizi di sicurezza.

Chi ha sabotato i gasdotti Nord Stream?

L'attacco ai gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, che collegano la Russia all'Europa occidentale, ha alimentato innumerevoli speculazioni su chi fosse l'autore del sabotaggio. I sospetti sono transitati da Mosca a Kiev, da Londra a Washington. Per mesi l'intera vicenda è rimasta avvolta nella nebbia.

Sappiamo soltanto che il costo della riparazione delle condutture parte da circa 500 milioni di dollari. Gli Stati Uniti hanno inoltre affermato di non aver trovato alcuna prova del coinvolgimento del governo russo nell'attacco

Il mistero, da collegare alle tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina, potrebbe risolversi con un finale inaspettato. Ad aver fatto esplodere l'infrastruttura strategica non sarebbero stati russi o americani, bensì un gruppo filo ucraino, formato probabilmente da cittadini ucraini o russi, o una combinazione dei due.

Le conseguenze sugli equilibri internazionali

Qualsiasi suggerimento di un ipotetico coinvolgimento ucraino, diretto o indiretto, potrebbe sconvolgere il delicato rapporto tra l'Ucraina e la Germania, mettendo in dubbio il sostegno di Berlino a Kiev.

I funzionari statunitensi che sono stati informati sull'intelligence sono divisi su quanto peso dare alle nuove informazioni. Tutti loro hanno parlato a condizione di anonimato.

Le agenzie di spionaggio americane e i loro partner europei sono fiduciose che si possano trovare maggiori dettagli, così da raggiungere una conclusione definitiva sugli autori del gesto. Il processo potrebbe però essere lungo.

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