Il sospetto del Cremlino su Prigozhin: "Indaghiamo su crimine pianificato"

La Russia non esclude una pista intenzionale alla base della caduta dell'aereo di Prigozhin. Ma intanto rifiuta una consulenza tecnica dal costruttore brasiliano del jet precipitato

Il sospetto del Cremlino su Prigozhin: "Indaghiamo su crimine pianificato"
00:00 00:00

La presidenza russa inizia a esprimere, in maniera ufficiale, la sua visione sulle possibili cause della morte del comandante della Wagner Evgenij Prigozhin a una settimana dall'incidente aereo di Tver in cui il leader mercenario è deceduto il 23 agosto scorso. Il Cremlino ha infatti dichiarato oggi che lo staff di Vladimir Putin non esclude una causa intenzionale alla base dell'incidente aereo ove sarebbero morti Prigozhin, sei altri membri della Wagner e tre membri dell'equipaggio.

Dmitriy Peskov, portavoce di Putin, si è espresso in maniera chiara sul fatto che quelle del Cremlino sono, ad oggi, ipotesi rispondendo alle domande della Tass in conferenza stampa: "Dal momento che l'indagine non ha ancora prodotto alcun risultato, non posso darvi una formulazione precisa ma, ovviamente, sono state prese in considerazione diverse ragioni tra cui, diciamo, un crimine pianificato". Parole emblematiche che, nella loro cripticità, lasciano pensare che anche tra i fedelissimi di Vladimir Putin i dubbi sulle cause della morte di Prigozhin iniziano a serpreggiare.

Diverse testate occidentali sono partite dall'assunto che lo stesso Putin potesse essere dietro la morte improvvisa del comandante mercenario nell'incidente di Tver. Le ipotesi che suffragano questa come ogni altra ipotesi sono però ad oggi nulle. E non è da escludere che una "manina" intenzionale possa aver causato l'incidente senza però fare direttamente riferimento a Putin. Stephen Bryen, analista geopolitico americano vicino al Pentagono, ha messo ad esempio in campo l'ipotesi che il Gru, il servizio segreto militare, possa aver agito in autonomia.

Nel frattempo a Mosca si indaga proprio sull'ipotesi di un complotto contro Prigozhin, magari concretizzatosi sotto forma di un'esplosione deliberatamente causata in modo tale da far precipitare l'aereo: Artem Stepanov, pilota personale del capo mercenario che non era sull'Embraer caduto a Tver, è tra gli indagati per un possibile complotto contro Prigozhin. Ma non si hanno notizie di un suo arresto o di mosse ulteriori delle autorità russe nei suoi confronti.

La Russia tuttavia ha respinto una richiesta d'assistenza alle indagini proveniente dal Brasile, Paese di provenienza del jet precipitato e a cui appartiene la compagnia Embraer. Il Centro brasiliano per lo studio e la prevenzione degli eventi aeronautici (Cenipa) e la stessa Embraer hanno offerto una consulenza internazionale che il Cremlino ha detto di aver, per ora, declinato volendo accertare la pista interna prima di aprire qualsiasi altra strada. Peskov lo ha spiegato in conferenza stampa: "Prima di tutto, l'indagine è condotta dal Comitato Investigativo Russo, lo ha detto il presidente Putin, e si tratta di un'indagine nazionale. Quindi, in questo caso, qualsiasi indagine internazionale è fuori questione", ha dichiarato.

Secondo le norme del diritto aeronautico, è facoltà di Mosca attendere l'esito della ricerca sulla pista interna in quanto l'incidente è avvenuto su un volo di trasferimento da Mosca a San Pietroburgo dopo il presunto arrivo di Prigozhin dall'Africa.

Le parole di Peskov, che riflettono il pensiero di Putin, unitamente a queste asimmetrie sulle richieste di aiuto provenienti, peraltro, da un Paese amico e partner dei Brics non fanno altro che infittire il mistero. Come è morto Prigozhin? Ancora troppo presto per avere certezze sul misterioso esito del volo in cui sarebbe deceduto il mercenario che, due mesi fa, provò a improvvisarsi golpista.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica