Ancora un atto vandalico contro una chiesa di culto cattolico, stavolta in Svizzera. Il tranquillo Paese elvetico, che ha una politica di accoglienza molto rigorosa in ingresso ma, poi, particolarmente generosa per i richiedenti asilo, è stato sconvolto da un episodio accaduto nella cittadina di Einsiedeln, nel Canton Svitto, non distante dal lago di Zurigo. Einsiedeln è nota in Svizzera, ma non solo, per la sua grande abbazia realizzata nella prima metà del Settecento in stile barocco e rococò tedesco, oggetto dell'attacco.
Al suo interno, in fondo alla navata centrale e davanti al portale d'ingresso, c'è una sontuosa cappella in cui è ospitata la Madonna nera, profanata da uno straniero richiedente asilo, molto conosciuta in Svizzera, alla quale i residenti di Einsiedeln e delle zone circostanti sono particolarmente devoti. Si tratta di una statua del 1400 donata all'abbazia nel 1547 dall'abate del monastero di Maulbronn. Indossa un prezioso manto ricamato, che cambia colore in base alle occasioni e sia lei che il Bambin Gesù che porta in braccio vestono una preziosa corona regale. La notizia è stata resa nota solo nelle ultime ore, ma sabato pomeriggio attorno alle 15 un minorenne richiedente asilo proveniente dall'Afghanistan si è introdotto all'interno della chiesa mentre i fedeli erano raccolti in preghiera, ha spogliato la Madonna delle sue vesti e ha indossato la corona.
Alcuni presenti hanno ripreso tutta la scena, mentre altri chiamavano la polizia cantonale, che è intervenuta rapidamente all'abbazia e ha preso in custodia lo straniero. L'amministrazione dell'importante comprensorio cattolico ha fatto sapere che "la tanto venerata immagine miracolosa risalente al XV secolo ha subito lievi danni". Inoltre, aggiungono nella nota, "siamo profondamente dispiaciuti per questo incidente e pensiamo alle molte persone che sono rimaste ferite nei loro sentimenti religiosi". La polizia sta indagando per appurare le cause di quanto accaduto ma, intanto, il richiedente asilo è stato trasferito in una struttura psichiatrica in quanto, riferiscono le autorità, sarebbe "mentalmente disturbato".
Non è la prima volta che uno straniero, in Europa, prende di mira simboli della religione cattolica e come movente viene addotta l'incapacità di intendere e volere. Fortunatamente la statua non ha riportato gravi danni dall'azione del richiedente asilo ed è già tornata al suo posto per essere venerata dai fedeli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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