Una luce in cielo illumina la notte di Parigi: cos'è successo

Sar2667, questo il nome dell'oggetto volante extraterrestre disintegratosi nei cieli francesi ieri notte. Un "meteoroide" spettacolare ripreso dagli utenti internet di tutto l'Esagono

Una luce in cielo illumina la notte di Parigi: cos'è successo

Una "stella cadente" ha illuminato la notte di Parigi e del Nord-Ovest della Francia, per poi disintegrarsi nella Senna Marittima, vicino Rouen. Le immagini dell'oggetto extraterrestre che ha attraversato i cieli transalpini e del Sud dell'Inghilterra hanno fatto nella notte il giro del web.

Un "meteoroide" visibile in cielo

L'oggetto, Sar2667 secondo la classificazone astronomica, è stato chiaramente visibile anche sopra la capitale francese ed è stato tracciato con attenzione dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), che ha indicato tra le 3.50 e le 4.03 l'orario dell'inizio della disintegrazione della "stella cadente" di un metro di diametro. Tecnicamente un "meteoroide", ovvero un oggetto extraterrestre nato dall'impatto tra asteroidi che si frantumano e rilasciano pezzi di roccia e ghiaccio dall'orbita irregolare. Sono i meteoroidi, al contatto con l'atmosfera terrestre, a dare vita alle cosiddette "meteore" frantumandosi e illuminandosi al contatto con l'atmosfera.

L'impatto è avvenuto a dieci anni quasi esatti dal celebre evento russo del 2013. Il 15 febbraio 2013 un meteorite di circa 15 metri di diametro e una massa di 10mila tonnellate si è frantumato sopra la città di Čeljabinsk. Il 16 ottobre successivo un residuo di 570 kg dell'oggetto è stato trovato nelle acque del vicino lago Čebarkul. Nulla di paragonabile in questo caso, ma il passaggio di Sar2667 sopra i cieli attentamente osservati della Francia non è passato indisturbato. E ha permesso di riprendere in tempo reale ciò che nell'atmosfera del pianeta succede migliaia di volte al giorno: l'impatto di un meteoroide con l'atmosfera.

L'avvistamento prima dell'impatto

L'evento è stato previsto in anticipo e questo è un importante precedente per la comunità scientifica. "Questa è solo la settima volta che un impatto è stato previsto prima che si verifichi", ha detto l'Esa. "Un segno del rapido progresso delle capacità globali di rilevamento degli asteroidi", ha aggiunto l'agenzia in un comunicato.

Un piccolo oggetto di un metro è stato un "pilota" perfetto per le tecnologie di rilevamento dei corpi extraterrestri che quotidianamente entrano nella nostra orbita. Lo studio attento e sistemico delle orbite dei meteoroidi è un proxy ottimale per studiare gli asteroidi, la cui orbita di lunghissimo periodo è ben conosciuta, ma di cui aumenta l'incertezza sull'effettiva rotta quando si avvicinano alla Terra.

Poter prevedere, per corpi paragonabili anche solo al meteoroide del 2013, possibilità di impatto e traiettoria sarà importante per alzare la soglia d'allerta in caso di incontri tra la Terra e corpi meno innocui di Sar2667. E garantirci più sicurezza quando guarderemo col naso in su eventi tanto spettacolari in futuro.

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