Stonehenge, svelato il mistero delle sue pietre: ecco a cosa servivano

Un significato politico oltre a quello religioso: ecco cosa hanno svelato alcuni scienziati britannici su uno dei siti archeologici più visitati al mondo, Stonehenge

Stonehenge, svelato il mistero delle sue pietre: ecco a cosa servivano
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Sono trascorsi ormai circa cinquemila anni dalla creazione di un luogo di pellegrinaggio di migliaia di turisti nel corso dell'anno: stiamo parlando di Stonehenge, il famosissimo sito archeologico che ancora oggi rappresenta la meta preferita per osservare da vicino le gigantesche pietre (megaliti) che diventano molto suggestive e dense di significato soprattutto quando si verificano solstizi ed equinozi durante l'anno. Adesso, però, alcuni studiosi hanno svelato il significato dell'origine scozzese della Pietra dell'Altare pesante sei tonnellate.

I risultati della ricerca

Lo studio, pubblicato su Archaeology International, afferma che tutte le pietre che compongono Stonehenge sarebbero state trasportate nella pianura di Salisbury da molti chilometri di distanza con i ricercatori fermamente convinti dello scopo unificante del monumento neolitico nell'antica Gran Bretagna. L'autore principale dello studio, il professor Mike Parker Pearson dell'Ucl Institute of Archaeology ha spiegato il mistero dell’origine così lontane delle pietre che rende il sito archeologico unico tra gli oltre 900 circoli di pietre in Gran Bretagna. "Il circolo di pietre potrebbe aver avuto uno scopo politico oltre che religioso, come monumento di unificazione per i popoli della Gran Bretagna, celebrando i loro legami eterni con i loro antenati e il cosmo".

"Microcosmo materiale"

Nonostante l'unicità di questa struttura tra cui la sua ampia lavorazione delle pietre e il fatto che abbia architravi, nessun altro monumento in Gran Bretagna o Irlanda incorpora pietre trasportate da così grandi distanze. "Stonehenge si distingue per essere un microcosmo materiale e monumentale dell'intera isola britannica", ha spiegato lo scienziato al The Guardian. Ha detto la sua anche il professor Richard Bevins dell'Università di Aberystwyth. "La nostra ricerca è come la scienza forense. Siamo un piccolo team di scienziati della terra, ognuno dei quali porta con sé la propria area di competenza; è questa combinazione di competenze che ci ha permesso di identificare le fonti delle pietre blu e ora della Pietra dell'Altare".

Gli allineamenti solari

Questo studio è stato pubblicato in un giorno non casuale, il 20 dicembre, ossia il giorno prima del solstizio d'inverno 2024 quando il Sole al tramonto scende sotto l'orizzonte al centro della Pietra dell'Altare e tra le due pietre verticali più grandi. Nell'antichità, durante questo periodo invernale le persone del Neolitico erano solite banchettare nei pressi di Stonehenge nel grande villaggio di Durrington Walls: gli scienziati pensano che il solstizio invernale fosse l'evento principale in questo periodo. Stonehenge è famosa per questi allineamenti solari durante il solstizio e attira grandi folle nei giorni più corti e più lunghi dell'anno.

Oltre al significato politico di questa ricerca, nell'antichità rappresentava il più grande luogo di sepoltura: alcuni archeologi ritengono che possa essere stato anche un tempio religioso, un antico osservatorio e un calendario solare. "Le somiglianze nell'architettura e nella cultura materiale tra l'area di Stonehenge e la Scozia settentrionale ora hanno più senso. Ha aiutato a risolvere il puzzle del perché questi luoghi lontani avessero più cose in comune di quanto avremmo potuto pensare in passato", ha aggiunto il professor Parker.

Incertezze rimangono

più che altro sulla data precisa in cui la Pietra dell'altare fu portata a Stonehenge: si ipotizza intorno al 2500 a.C., più o meno nello stesso periodo in cui Stonehenge fu ristrutturata rispetto alla sua forma originale.

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