Trionfo woke all'università : vietato dire "migrante illegale"

Politicamente corretto imperante (e preoccupante) alla London Metropolitan University: “Tutti devono sentirsi apprezzati”. Ed ecco la guida inclusiva

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Al peggio non c’è mai fine, è risaputo, soprattutto se di mezzo c’è la religione woke. Il mondo delle università è il più colpito, soprattutto gli atenei britannici, tra politicamente corretto esasperato e inclusività forzata da ogni punto di vista. L’ultima castroneria arriva dalla London Metropolitan University, casa per 12.500 studenti. Ebbene: è stata pubblicata una guida di linguaggio inclusivo per esortare il personale e gli studenti a evitare l’utilizzo di determinati termini. Il caso più clamoroso è quello del termine “migrante illegale” (o alternativa “clandestino”): per non causare potenziali offese, è meglio ricorrere al termine “undocumented”, ossia “privo di documenti”. Robe da pazzi.

“Migrante illegale” è disumanizzante secondo i soloni che hanno messo nero su bianco la patetica guida al linguaggio inclusivo. Ma, come evidenziato in apertura, al peggio non c’è mai fine: nel bignamino degli orrori viene ordinato a personale e studenti di evitare termini come “crazy” e “mad”, ossia “pazzo”, preferendo il termine “bananas”, ossia “banane”. Non c’è da stupirsi, è sufficiente dare uno sguardo al sito internet della London Metropolitan University:"Siamo orgogliosi di avere una comunità universitaria diversa per età, etnia, nazionalità, sessualità, identità di genere e molte altre caratteristiche. È per questo motivo che per noi è così importante lottare per un uso inclusivo del linguaggio: vogliamo usare parole che significhino rispetto, riconoscano le sfumature della nostra esperienza vissuta e promuovano veramente risultati equi”. Lo zenit dell’ossessione woke.

Tornando all’elenco di termini da evitare, la guida chiede di evitare il ricorso a termini come “fidanzato”, “fidanzata”, “marito” o “moglie”, incoraggiando l’utilizzo del termine generico “partner”. Allo stesso modo, “mamme” e “papà” dovrebbero essere definiti “genitori”. Sarà contento Zan. E ancora, viene sconsigliato l’uso di termini legati all’età come “anziano”, “vecchio” e “pensionato”. Un portavoce della London Metropolitan University ha dichiarato: "Siamo orgogliosi della nostra comunità diversificata e del nostro impegno nel creare un ambiente accogliente in cui tutti gli studenti possano avere successo.

Non si tratta di politicamente corretto, si tratta di garantire che tutti si sentano apprezzati. Noi sosteniamo i nostri valori e l'impatto positivo di questa guida", riporta il Sun. Contenti loro... scontenti tutti.

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