Scontri, violenze, polemiche, arresti. In Venezuela si sta aggravando il bilancio delle manifestazioni e del caos provocato dalla contestata rielezione del presidente Nicolas Maduro. Il bilancio parla di almeno 4 morti, 44 feriti e fermi eccellenti nei ranghi dell'opposizione. Nelle ultime ore, gli agenti di sicurezza del governo hanno imprigionato Freddy Superlano, leader del partito di opposizione Voluntad Popular. "Un gruppo di funzionari incappucciati ha appena preso il deputato Freddy Superlano pochi minuti fa a Sebucan", ha riferito sul social X l'ex prigioniero politico Roberto Marrero. Lo stesso partito ha fatto sapere che Superlano è stato "rapito" dalle forze venezuelane dopo essere stato "preso con la forza" dal suo veicolo. "Stiamo seguendo da vicino le elezioni in Venezuela, ma lasciatemi dire che gli Stati Uniti applaudono i venezuelani per il loro coraggio e impegno per aver partecipato a questo processo democratico davanti alla repressione. Chiediamo al Venezuela trasparenza nel rilasciare i risultati del voto", ha intanto dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.
L'arresto del leader d'opposizione: cosa succede in Venezuela
Il partito Voluntad Popular ha allertato la comunità internazionale su questa nuova ondata di arresti contro i leader politici nel Paese. "Allertiamo la comunità internazionale sull'escalation repressiva della dittatura di Nicolas Maduro contro gli attivisti della causa democratica, che chiedono pacificamente la pubblicazione dei risultati elettorali che mostrano, in modo schiacciante, come vincitore il nostro presidente eletto Edmundo Gonzalez", ha scritto in una nota pubblicata sul social X. Finora, non sono noti il motivo dell'arresto di Superlano e il luogo dove è attualmente detenuto.
Sull'arresto è intervenuto anche il membro dell'opposizione e membro di Voluntad Popular Leopoldo López, sottolineando che "la dittatura di Nicolás Maduro gli ha sparato, ha fatto schiantare il veicolo e ha rapito Freddy Superlano". "Certo, denunciamo l'aggressione, ma al di là della denuncia voglio dire a tutti i miei fratelli di Voluntad Popular e a tutti i venezuelani che Freddy Superlano è forte, è fermo, è determinato, proprio come il popolo", ha affermato. "Andremo avanti. Questo non ci fermerà. Non fermerà Voluntad Popular, coloro che hanno accompagnato Freddy, né i venezuelani che hanno deciso di essere liberi. Viva la libertà e continuiamo a lottare per un Venezuela libero", ha concluso.
Scontri e violenze
Capitolo scontri e violenze. Due morti sono stati segnalati nello stato di Aragua, a Maracay (100 km a ovest di Caracas), e uno nella capitale. A queste tre vittime se ne aggiunge un'altra, riferita dall'Ong Foro penal, uccisa nello stato nord-occidentale di Yaracuy. Le cause del decesso di queste persone non sono state stabilite ufficialmente.
Molti venezuelani manifestano il loro dissenso dalle finestre o dai balconi per paura dei "colectivos", il soprannome dato ai gruppi di attivisti a favore del potere. Organizzati in bande e temuti per la loro violenza sono accusati di reprimere le manifestazioni antigovernative. A denunciare un'"escalation di repressione" è il citato partito Voluntad Popular, che ha diffuso su X un video in cui viene documentato l'arresto di Superlano, loro coordinatore politico nazionale, figura di spicco del dissenso a Maduro.
Nel filmato si vede l'oppositore nel momento in cui viene portato via da uomini vestiti di nero.
A lanciare l'allarme per le conseguenze della contestata rielezione del presidente chavista sulla libertà di stampa è Artur Romeu, direttore per l'America Latina di Reporter senza frontiere (Rsf). In un suo appello regionale, prospetta un "peggioramento" degli attacchi alla stampa in Venezuela, oltre a denunciare un'escalation della persecuzione dei giornalisti in Nicaragua.
| URGENTE
— UHN Plus (@UHN_Plus) July 30, 2024
Agentes del régimen secuestran al dirigente de Voluntad Popular, Freddy Superlano, en Caracas. pic.twitter.com/3yqouktTx7
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