Poco dopo essere stata pubblicata sul numero di novembre del 1972 di Playboy, l’immagine della coniglietta svedese Lena Forsén è diventata una delle immagini più riprodotte di sempre. Non nella sua versione originale – nuda ad eccezione di un cappello, delle calze a rete e degli stivali – ma tagliata con la spalla nuda della modella, il suo volto e il suo cappello, la foto è stata considerata perfetta da Alexander Sawchuk, un professore dell'Università della California, per eseguire i primi test degli algoritmi per la compressione delle immagini. Merito della ricchezza dei dettagli e del giusto mix di luci e di ombre. Lena Forsén è dunque diventata una sorta di punto di riferimento per ogni ricercatore del campo delle immagini digitali, almeno fino ad oggi.
Alla ricerca di nuove immagini per testare gli algoritmi di elaborazione, Sawchuk inserì Playboy nello scanner, archiviando una porzione quadrata di 512x512 pixel. Il professore, inconsapevolmente, realizzò una delle foto più usate e citate nei paper scientifici degli ultimi decenni per dimostrare i progressi nella tecnologia di compressione delle immagini, per testare nuovi hardware e software e per spiegare le tecniche di editing delle immagini. Ma, come dicevamo, i giorni di Lena Forsén sono contanti: l'Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), una grande comunità scientifica con oltre 400mila membri, ha avvisato i suoi membri che dal primo aprile non accetterà più paper scientifici che conterranno l’immagine della coniglietta di Playboy.
Il vicepresidente Terry Benzel ha menzionato una mozione approvata dal comitato editoriale del gruppo: “La dichiarazione sulla diversità dell’IEEE e le politiche di sostegno come il codice etico IEEE parlano dell’impegno dell’IEEE nel promuovere una cultura inclusiva ed equa che accolga tutti. In linea con questa cultura e nel rispetto dei desideri del soggetto dell’immagine, Lena Forsén, l’IEEE non accetterà più documenti presentati che includano ‘l’immagine di Lena’”, riporta il Guardian.
Una decisione simile a quella presa dalla rivista scientifica Nature nel 2018: "Crediamo che la storia dell'immagine di Lena sia in contrasto con gli sforzi estesi per promuovere le donne che intraprendono gli studi superiori in scienze e ingegneria e quindi abbiamo deciso di adottare questa politica". Negli anni non sono venute meno le accuse di sessismo, figurarsi nell'epoca dominata dal politicamente corretto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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