A Como la sosta con l'auto potrebbe presto trasformarsi in un accertamento fiscale. Idea del sindaco Alessandro Rapinese, che nei giorni scorsi ha rilanciato la singolare intuizione in tv su La7. "Controlli fiscali attraverso i parcometri e sconti ai residenti". Più semplice a dirsi che a farsi, visto che l'ipotetica soluzione non nasconde criticità rispetto all'atto pratico, soprattutto per quanto riguarda la privacy sui dati dei cittadini. In sostanza, secondo la proposta, quando un automobilista posteggia e inserisce il numero di targa nel parchimetro, scatterebbe un controllo sulla sua posizione fiscale.
"Incroceremo il dato con l'ufficio tributi e se non sei a posto il parcheggio lo paghi pieno", ha spiegato il sindaco-civico. In caso di Imu o Tari non versate, ad esempio, l'automobilista dovrà pagare la sosta per intero. Chi invece non abbia pendenze nel proprio cassetto fiscale, potrà usufruire delle tariffe agevolate per i residenti. E non è tutto, perché secondo il primo cittadino di Como la sosta verrebbe accompagnata anche da un monito. "Poi, sempre sul parcometro, verrà un avviso che dirà: passa all'ufficio tributi che abbiamo qualcosa da dirti...", ha aggiunto infatti Rapinese.
Per quanto curiosa, la proposta pone tuttavia la fondamentale questione del rispetto della privacy: la legge infatti prevede che i dati sensibili vengano raccolti unicamente per gli obiettivi specifici per i quali vengono richiesti e solo dopo un'esplicita informativa che avverte l'utenza. In questo caso, un cartello o un'apposita dicitura dovrebbero avvisare gli automobilisti delle condizioni d'uso e cioè dell'automatico controllo fiscale che scatterebbe con l'utilizzo del parchimetro. Ma, anche così facendo, le problematiche non sarebbero esaurite.
Qualora un cittadino utilizzasse un'auto non di sua proprietà, ma intestata ad esempio al datore di lavoro o a una società di noleggio, la sosta negli stalli a pagamento consentirebbe di svelargli eventuali dati sensibili altrui. Qualcuno ha anche fatto notare che un'amministrazione può già risalire a una serie di informazioni tramite le targhe delle auto, senza attendere che la vettura stazioni nelle strisce blu. Non è infine chiaro se l'eventuale gestione dei dati sarebbe totalmente in carico alle autorità comunali o anche a una società di elaborazione degli input ricevuti.
Già nell'estate 2022 il sindaco di
Como aveva lanciato una proposta analoga sempre sul fronte della lotta all'evasione fiscale, annunciando la volontà di accompagnare un accertamento sulla Tari (la tassa rifiuti) all'istanza di rinnovo della carta d'identità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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