Afragola, arrivano i fondi: salva assistenza ai bambini disabili

Con una delibera l'Asl Napoli 2 Nord ha stanziato tre milioni di euro per fronteggiare le emergenze. Previsto reintegro dei bambini disabili dimessi

Afragola, arrivano i fondi: salva assistenza ai bambini disabili
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La notizia tanto attesa è finalmente arrivata. Verranno reintegrati tutti i bambini disabili che avevano perso l’opportunità di sottoporsi alle terapie nel centro "Aias" di Afragola, in provincia di Napoli, a causa di mancanza di fondi. La fine dell’incubo, che ha coinvolto non solo i piccoli pazienti ma anche le rispettive famiglie, lo si deve a una delibera con la quale l'Asl Napoli 2 Nord ha stanziato tre milioni di euro per fronteggiare le emergenze.

Grande soddisfazione è stata espressa da "La Battaglia di Andrea", associazione che da anni si batte per i diritti delle persone disabili e che negli ultimi mesi si è interessata fortemente alla questione. "Per noi è una gioia immensa. Il risultato arrivato questa mattina è la dimostrazione che la giusta comunicazione con le istituzioni e la giusta lotta portano grandi risultati", hanno dichiarato Asia Maraucci e Luigi Concilio, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'associazione. "Questa mattina- hanno continuato- il dott. Ricci, responsabile della riabilitazione della Asl Na 2 Nord ci ha comunicato attraverso un programma televisivo di Rai Uno 'Storie Italiane' che i bambini che sono stati dimessi da Afragola potranno essere reintegrati. Questa per noi è una grandissima gioia. Ringraziamo il dott Marcello Ricci, ringraziamo il direttore generale dott. Mario Iervolino e il direttore sanitario dott.ssa Monica Vanni".

Maraucci e Concilio hanno spiegato di aver vissuto, insieme a tutti i genitori "cento giorni di passione, cento giorni di lotta in cui non ci siamo mai arresi e finalmente ce l'abbiamo fatta". I due hanno anche annunciato di essere stati informati dal direttore dell'Aias che saranno subito avviate le procedure per il reintegro dei pazienti dimessi. "Questa delibera- hanno concluso- potremmo chiamarla simbolicamente "La ‘delibera dei 100 giorni’...siamo felici!".

Un concetto, quest’ultimo, che Concilio ribadisce con orgoglio parlando con ilGiornale.it. "La delibera 'Progetto Itapp' (Intervento terapeutico personalizzato precoce) la posso definire come quella ‘dei cento giorni’. Perché è una delibera nata esattamente dopo 100 giorni dall’inizio della battaglia. Cento giorni duri terminati con una buona notizia". Lo stesso Concilio ha evidenziato che quello ottenuto è un risultato "unico in Italia. Sto ricevendo tante telefonate da amici che hanno associazioni in Italia che oltre a complimentasi ci hanno detto che useranno questo risultato, a dir poco storico, come precedente per le loro battaglie".

Il vicepresidente de "La Battaglia di Andrea" ha ammesso che per la buona risoluzione della vicenda è stato "fondamentale l'intervento e l'aiuto della trasmissione televisiva di Rai 1 'Storie Italiane', la quale ha fatto da collante tra l'associazione, i genitori e l'ASL Napoli 2 Nord facendo sì che si trovasse la migliore soluzione a questo problema".

L'annuncio in diretta

L’annuncio della delibera per i finanziamenti delle terapie era stata annunciata ieri in diretta proprio nel corso del programma condotto da Eleonora Daniele che da tempo seguiva il caso. La conduttrice, visibilmente commossa, ha annunciato: "Ad Afragola c’è una battaglia che noi stiamo combattendo al fianco dei genitori di tanti bambini e ragazzi disabili, soprattutto autistici, lasciati da mesi senza assistenza e terapie per mancanza di fondi, oggi finalmente c’è un’importante novità".

Intervenuto in collegamento, il Dott. Ricci dell’Asl Napoli 2 Nord ha spiegato: "Con la delibera è stato stanziato un contributo aggiuntivo di 3milioni di euro per quest’anno. Una grandissima notizia per aiutare la riabilitazione, in particolare quella destinata ai piccoli della prima infanzia che è il momento più critico, in cui la riabilitazione ci può dare i massimi risultati". Ricci ha garantito che si continuerà a lavorare anche per la seconda fase, quella destinata ad adolescenti e adulti.

Soddisfatto per le felice conclusione della vicenda è anche Ciro Salzano, direttore centro "Aias" di Afragola: "Le famiglie hanno bisogno di aver riconosciuti i loro diritti. E io forse devo fare ammenda per aver causato, nostro malgrado, dei disagi. Oggi siamo arrivati ad una soluzione del problema che vede una grande convergenza".

L’importanza dell’intervento precoce nelle terapie per i pazienti autistici è, invece, la questione su cui si è soffermato il dott. Luigi Mazzone, primario Neuropsichiatria infantile del Policlinico Tor Vergata: "Prima si interviene e prima si cambia il decorso longitudinale a distanza. Il cervello può recuperare e cambiare, questo significa cambiare la vita di un bambino, cambiando il livello e qualità della vita sua e anche delle famiglie.

Complimenti al servizio pubblico che ha fatto da collante e a quello sanitario che è rimasto in ascolto". Mazzone ha infine evidenziato che ora "bisogna abbattere le liste di attesa, perché la dimissione precoce, a 9 o 10 anni, non può essere la soluzione".

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