Bologna, orrore mentre fa jogging: nordafricano la trascina nel cespuglio, poi lo stupro choc

Il nordafricano ha avvicinato la vittima con una scusa, poi l'ha trascinata dietro un cespuglio e l'ha violentata. Fratelli d'Italia chiede più telecamere

Bologna, orrore mentre fa jogging: nordafricano la trascina nel cespuglio, poi lo stupro choc
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È finito dietro le sbarre del carcere il cittadino straniero che lo scorso 10 giugno ha aggredito e abusato sessualmente di una ragazza che stava facendo jogging in via Guglielmo Marconi a Ozzano (Bologna).

Cosa è accaduto

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima, una studentessa italiana di 21 anni, stava percorrendo la ciclopedonale di Ozzano quando, intorno alle 18:30, si è imbattuta nel suo aguzzino. Questi l'ha avvicinata con la scusa di chiederle un'informazione, poi, con uno scatto repentino, l'ha afferrata per i capelli e trascinata dietro alla vegetazione, dove l'ha violentata. Ottenuto ciò che voleva, l'extracomunitario ha abbandonato la giovane in quel tratto di strada e si è allontanato dalla zona, avviandosi verso la stazione.

Rimasta sola, la 21enne è riuscita, nonostante lo choc, a chiedere aiuto. Sono stati i carabinieri della Centrale Operativa di Bologna a raggiungere la studentessa, trovata ancora a terra e in lacrime. I militari si sono subito adoperati per calmarla. Una volta più tranquilla, la ragazza, ancora molto scossa per l'abuso subito, è stata affidata agli operatori sanitari del 118, che l'hanno accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Bologna, dove ha ricevuto l'assistenza necessaria ed è stato attivato il protocollo previsto per le vittime di violenza Eva.

Malgrado l'orrore vissuto, la 21enne è stata in grado di fornire una descrizione molto accurata del suo aggressore: un nordafricano di statura media con un cappello da baseball che viaggiava a bordo di una bicicletta.

Le indagini e il fermo

A distanza di alcuni giorni, i carabinieri sono riusciti a rintracciare e ad arrestare il responsabile. Fondamentale il racconto della vittima, così come le immagini ottenute dalle videocamere di sorveglianza. Si tratta di un 24enne marocchino, residente a Ozzano. Il soggetto si trovava in compagnia di connazionale di 58 anni in un bar della zona quando è stato raggiunto dai militari che hanno attuato il provvedimento di arresto emesso dal gip.

Accusato di violenza sessuale, lo straniero si trova ora dietro le sbarre, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Le reazioni

"Si tratta di un brutto episodio che ha toccato il nostro paese, avvenuto tra l'altro in un orario ancora di luce e di traffico, sia di persone che di auto. Esprimo la mia più sincera vicinanza alla ragazza vittima di violenza e alla sua famiglia, con l'auspicio che la vicinanza delle persone a lei care possano aiutarla a superare questi brutti momenti e a riprendere in mano la sua vita con ancora più forza", è il commento del sindaco di Ozzano Luca Lelli riportato da Il Resto del Carlino.

Sempre più rappresentanti della politica chiedono un incremento delle videocamere di sorveglianza, risultate molto utili anche questa volta. "L'autore è, di nuovo, un extracomunitario o, per come sarebbe definito dalla sinistra ‘una risorsa per il Paese’. Una risorsa piuttosto discutibile di cui francamente l'Italia e gli italiani non hanno bisogno e che è stata assicurata alla giustizia solo grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nell'area in cui è avvenuto lo stupro", si legge in un comunicato di Fratelli d'Italia.

"Telecamere che la Giunta Lepore continua a non volere installare ma che, ormai è chiaro, sono un fondamentale presidio di sicurezza. Alla giovane donna va tutta la nostra solidarietà, così come il nostro ringraziamento va alle forze dell'ordine che hanno arrestato il suo stupratore", si conclude la nota.

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