La "banda della marmotta" torna in azione in Abruzzo, e lo fa prendendo di mira prima una filiale dell'Unicredit ad Alba Adriatica (Teramo) e poi lo sportello Postamat di un ufficio postale di Martinsicuro, riuscendo a mettere le mani sul bottino solo in questa seconda circostanza. La tecnica utilizzata dai malviventi, è sempre la stessa, quella ribattezzata per l'appunto "della marmotta" con l'inserimento di esplosivo nelle fessure dei dispositivi Atm tramite uno strumento metallico artigianale che consente di raggiungere il fondo del bancomat.
Nella notte tra sabato 23 e domenica 24 marzo due forti deflagrazioni, a circa mezzora di distanza l'una dall'altra, hanno fatto scattare l'allarme tra i residenti di viale Mazzini ad Alba Adriatica prima e tra quelli di via Piemonte a Martinsicuro dopo. Come detto, la strategia utilizzata dai ladri è ben consolidata, e si basa sull'utilizzo di acetilene e micro cariche di esplosivo ad elevato potenziale.
Stando alle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, il primo raid si è verificato nella centrale via Mazzini, nel comune di Alba Adriatica, in provincia di Teramo. Sono all'incirca le ore 3.40, quando i residenti vengono ridestati dalla potente deflagrazione: ad essere preso di mira il bancomat esterno di una filiale dell'Unicredit, rimasto pesantemente danneggiato. Nonostante il tentativo, tuttavia, il colpo non è andato a segno, e i malviventi sono dovuti fuggire a mani vuote prima che sul posto giungessero le forze dell'ordine.
La situazione che si è venuta a creare, comunque, ha permesso loro di fare un secondo tentativo, tanto che qualcuno ha ipotizzato che potesse trattarsi di un diversivo per distrarre polizia e carabinieri e affondare il colpo verso il reale obiettivo della serata, vale a dire il postamat di via Piemonte a Martinsicuro (Teramo).
Sono da poco trascorse le ore 4.00, quando viene innescato l'esplosivo, che riesce a scardinare il postamat all'interno del quale, secondo le autorità, erano custoditi circa 100mila euro. Anche stavolta la cassaforte ha tutto sommato retto all'esplosione, ma i malviventi hanno arraffato del denaro contante attraverso alcune aperture che si sono create nella struttura metallica: stando a una prima stima, i ladri sono riusciti a mettere le mani su un bottino di circa 18/20mila euro.
Le indagini sono ora affidate ai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, che stanno raccogliendo prove e testimonianze per riuscire a identificare i responsabili, presumibilmente gli stessi per entrambi i colpi.
Si cerca di comprendere anche se l'incendio di un'auto a Villa Fiore, all’incrocio di via Toscana col lungomare Marconi, sia connesso a quanto avvenuto la scorsa notte e possa ritenersi un tentativo di depistaggio prima del secondo colpo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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