Bimbo ferito a Ventimiglia. La Procura: "Lesioni non compatibili con percosse"

La Procura di Imperia ha escluso che le ferite riscontrate sul corpicino del piccolo Ryan siano compatibili con percosse o maltrattamenti. La nota: "Evitare ricostruzioni fuorvianti"

Bimbo ferito a Ventimiglia. La Procura: "Lesioni non compatibili con percosse"

Nuovo sviluppo nel delicato caso del bambino finito in ospedale lo scorso dicembre dopo essere stato ritrovato gravemente ferito a Ventimiglia. E' di oggi infatti una nota della procura di Imperia, guidata da Alberto Lari, che precisa che le lesioni non sarebbero riconducibili a "condotte volontarie di percosse o maltrattamento". Nell'inchiesta sono indagati la nonna del piccolo e il compagno 75enne di lei, con l'ipotesi di lesioni gravissime. I magistrati però non escludono che il bambino possa comunque essere stato maltrattato in epoca antecedente, un "tema investigativo questo in fase di approfondimento sul quale non è possibile allo stato formulare alcuna anticipazione".

La nota della Procura

0"Gli accertamenti sinora effettuati (indagini di pg, dichiarazioni, interrogatori, consulenze medico legali e relazioni della polizia scientifica) in ordine alla produzione delle più gravi lesioni riportate dal minore e che ne hanno determinato il pericolo di vita, non paiono ricondurre dette lesioni a condotte volontarie di percosse o maltrattamento; - si legge nella nota del procuratore Alberto Lari - il che ovviamente non esclude in radice che condotte lesive volontarie possano essersi realizzate in epoca antecedente, tema investigativo questo in fase di approfondimento sul quale non è possibile allo stato formulare alcuna anticipazione".

L'eco mediatico della vicenda

Le condizioni del bimbo sono in netto miglioramento nonostante continui ad essere costantemente monitorato dall'equipe medica dell'ospedale Gaslini, dove è arrivato lo scorso 19 dicembre. Il bambino stesso dovrà testimoniare, in audizione protetta: il suo racconto potrà essere decisivo per chiarire i moltepli punti oscuri che riserva la vicenda. Ad ogni modo, il procuratore precisa che "le condizioni del minore non consentono al momento di poterlo esaminare sui fatti stessi con quel grado di attendibilità, tendenzialmente scevra da qualsiasi tipo di condizionamento esterno, auspicabile". Nella stessa nota, si invita ad una "attenuazione dell'interesse mediatico, obbiettivamente da ridimensionare rispetto all'enfasi inizialmente data, grazie anche alla evoluzione estremamente positiva delle condizioni fisiche del minore, non potrà che procurare giovamento al sereno svolgimento delle indagini in vista dell'accertamento della verità", conclude Lari.

I fatti

L'episodio risale al 19 dicembre scorso. Ryan era stato raccolto a bordo strada dal compagno della nonna, con lesioni gravissime, e portato in auto dal padre. L'uomo aveva raccontato al genitore del bimbo di un presunto investimento da parte di un'auto pirata. Le telecamere di sorveglianza della zona, passate al setaccio dagli investigatori, avevano escluso l'incidente stradale. Sott'accusa, sono finiti la nonna del piccolo e il fidanzato. Quest'ultimo, sulle prime, aveva ammesso le eventuali responsabilità poi, in una versione successiva, ha ritrattato le dichiarazioni.

L'avvocato della famiglia: "Chi sa parli"

"Lancio un appello a chiunque

ha visto o sentito qualcosa: vada dai carabinieri, dalla polizia, chiami la procura, chiami pure me, non fatevi giustizia da soli", è stato l'appello dell'avvocata Maria Gioffrè che assiste i familiari del bambino.

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