Eco-vandali senza sosta: imbrattata di farina un’opera di Warhol a Milano

Blitz a Milano dove un gruppo di ambientalisti ha lanciato circa 8 chili di farina sulla macchina dipinta da Andy Warhol nel 1979. Gli attivisti si sono poi incollati ai finestrini e per terra

Eco-vandali senza sosta: imbrattata di farina un’opera di Warhol a Milano

Verso le 11 di questa mattina, circa otto chili di farina sono stati gettati su un'opera d'arte di Andy Warhol. Secondo quanto emerso, si è trattato dell’ultima azione di un gruppo di cittadine e cittadini a supporto della campagna 'Ultima Generazione', messa in atto per lanciare l’allarme sul cambiamento climatico. Gli attivisti sono arrivati nella mattinata di oggi all'interno della mostra "Andy Warhol: La Pubblicità Della Forma" alla Fabbrica del Vapore a Milano, che resterà aperta fino al 23 marzo 2023. I manifestanti hanno versato il contenuto di alcuni sacchi di farina sull'automobile di Warhol.

Una pioggia di farina sull'opera d'arte

Subito dopo, due di loro si sono incollate ai finestrini della vettura, mentre il resto del gruppo ha fatto esplodere per terra alcuni palloncini di vernice e si è incollato al pavimento. Gli attivisti sono entrati regolarmente pagando il biglietto d'ingresso alla mostra milanese. Il producer dell'esposizione, Stefano Lacagnina, ha spiegato: "Hanno pagato il biglietto e avevano i sacchettini di farina in tasca. Hanno cosparso la macchina di farina completamente. È un pezzo importante, che per la prima volta veniva esposto in mostra e ha un grande valore, circa 10 milioni. Ora dobbiamo capire cosa fare". Per il momento la mostra è stata chiusa. "C'è qui la questura che sta identificando i responsabili", ha aggiunto Lacagnina.

La vettura che è stata infarinata è una BMW M1 dipinta da Warhol nel 1979, oltre 40 anni fa, nel quadro del progetto Bmw Art Car, nato quattro anni prima. L'artista impiegò circa una trentina di minuti per trasformare l'auto in un'opera d'arte, e subito dopo aveva affermato: "Adoro questa macchina, ha più successo dell'opera d'arte". Le opere dell'artista statunitense erano state oggetto delle azioni dimostrative degli attivisti per il clima anche in Australia, dove il blitz non era del tutto riuscito a causa di una colla scadente che aveva reso impossibile attaccarsi alle serigrafie.

L'ennesimo blitz degli ambientalisti

Pochi giorni fa a finire nel mirino degli ambientalisti era stata un’opera di Gustav Klimt, “Morte e Vita”, che si trovava esposta al Leopold Museum di Vienna. Sono ormai diversi mesi che gruppi di attivisti ambientali irrompono nei musei per manifestare la loro protesta, andando a lanciare verdure su opere di celebri pittori, fortunatamente facendo solo lievi danni alle cornici o ai vetri di protezione. Qualche settimana fa ad andarci di mezzo era stato un quadro di Vincent Van Gogh. Alcuni attivisti di Ultima Generazione, la stessa di oggi, avevano imbrattato con una zuppa di verdura il vetro che protegge “Il Seminatore” dell’artista olandese, in mostra a Palazzo Bonaparte a Roma.

Gli stessi si erano subito dopo incollati alla parete, urlando slogan contro l’uso del carbone e sul cambiamento climatico. Tornando indietro nel tempo, lo scorso 14 ottobre era stata la volta del quadro "I Girasoli", sempre di Van Gogh. Neppure Picasso, Monet, e altri artisti sono riusciti a scamparla.

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