Roberto Mantovani, tassista bolognese, ha pubblicato sul suo account Twitter RobertoRedSox le entrate giornaliere per invitare i suoi colleghi No Pos ad accettare i pagamenti elettronici e favorire così maggior trasparenza negli incassi. Ma la battaglia ha scatenato l'odio dei colleghi e sul suo account sono comparsi insulti e minacce.
Mantovani ha dovuto inoltre presentare una denuncia contro ignoti per il danneggiamento della sua auto, alla quale sono state tagliate tre gomme nel parcheggio taxi in piazza Roosevelt, poco distante da Piazza Maggiore. Pochi giorni fa, esattamente il 25 aprile, Mantovani aveva scritto sul suo account Twitter: «Annuncio la mia battaglia e dura resistenza contro una fetta della mia categoria/corporazione, lotto contro quel lembo marcio e fascista, egoista e No Pos, diffamatorio e razzista che mi circonda. Da oggi pubblico i miei ( e i loro) incassi giornalieri di tassista. Serve trasparenza, per questo userò i social. So che darà fastidio, che disturberà il sonno dei colleghi, ma allora i tassisti buoni imparino a parlarmi e rispettarmi, invece che annuire agli attacchi di qualche fascista».
Sabato 6 maggio Mantovani aveva pubblicato, nel suo ultimo post, l'incasso lordo di 644 euro, a fronte di una spesa carburante di 60 euro, ma la sua provocazione ha scatenato la rabbia dei colleghi che rifiutano l'uso del Pos a causa del costo troppo elevato delle commissioni sui pagamenti elettronici.
Roberto Mantovani aveva già attirato le critiche dei collghi di Bologna quando era diventato membro attivo della rete di soccorso del 118, con cui collabora grazie al defibrillatore a bordo del suo taxi.
Ha inoltre ricevuto la medaglia al merito civico dal sindaco Virginio Merola per la solidarietà dimostrata durante la pandemia, è tra i personaggi del romanzo Léon di Carlo Lucarelli ed è stato promotore di una raccolta fondi a favore della Casa delle Donne per non subire violenza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.