Cagliari, il mistero di Manola trovata morta in mare. Rinvenuto anche il corpo di un uomo

Due giorni fa il ritrovamento di Manola Mascia, adesso il corpo di un uomo, che potrebbe essere il fidanzato scomparso

Cagliari, il mistero di Manola trovata morta in mare. Rinvenuto anche il corpo di un uomo
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A distanza di due giorni dal ritrovamento del corpo di Manola Mascia nelle acque di Cala Fighera (Cagliari), è stato rinvenuto anche un secondo corpo appartenente a un uomo, forse il compagno della 29enne. Sono in corso gli accertamenti da parte delle autorità, che in questi giorni stanno cercando di capire che cosa sia accaduto ai due fidanzati.

L'allarme è stato dato mercoledì scorso, quando il cadavere di Manola è stato recuperato dal mare dopo la segnalazione di un escursionista. Gli uomini della Guardia Costiera hanno provveduto a portare a riva la salma, identificata come quella della 29enne Manola Mascia. Il corpo è stato poi trasportato al molo di Cagliari, dove sono intervenuti il medico legale Roberto Demontis, gli uomini della polizia scientifica e della Squadra Mobile del capoluogo sardo.

Lo stesso giorno sono scattate le ricerche del fidanzato della giovane, il 33enne Paolo Durzu.

In questi giorni le autorità locali hanno cercato di capire cosa possa essere accaduto ai due fidanzati. Manola potrebbe essere caduta accidentalmente in mare mentre stava facendo un'escursione nella zona di capo Sant'Elia.

Il ritrovamento del secondo corpo

Nel corso della mattinata di oggi, venerdì 21 marzo, un secondo corpo è stato trovato a Cala Fighera, nello stesso luogo in cui è stato recuperato il cadavere di Manola. Si tratta del corpo di un uomo e tutto fa pensare che sia proprio Paolo Durzu. In attesa di ricevere conferme, le ricerche del 33enne proseguono e anche questa mattina vigili del fuoco con il Nucleo Saf, gli uomini delle unità cinofile e i tecnici con i droni stanno setacciando l'area.

Presto sarà eseguita l'autopsia

Nel corso della giornata odierna sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Manola, come disposto dall'autorità giudiziaria.

La speranza è quella di trovare ulteriori elementi che possano chiarire che cosa sia accaduto. Un esame non approfondito del cadavere ha già permesso di individuare una ferita alla testa che potrebbe essere riconducibile alla grave caduta. Nessun segno di violenza fisica è stato rilevato.

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