È stato sorpreso da un drone mentre appiccava un incendio. È accaduto in Calabria, in particolare nelle campagne di Zungri, in provincia di Vibo Valentia. La cosa sorprendente è che il piromane in questione è un bambino. Dalle immagini si vede il piccolo che dopo aver acceso la miccia corre dal nonno sopraggiunto sul posto a bordo di un trattore e alla vista del drone l’uomo impreca contro l’aeromobile.
Il bimbo pizzicato dal drone
Questo sistema di videosorveglianza è stato fortemente voluto dal governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, proprio per “pizzicare” i piromani che durante la stagione estiva si divertono ad appiccare il fuoco. "Si può chiedere a un bambino di dieci anni di appiccare il fuoco?”, si domanda il governatore che contro chi incendia e deturpa l'ambiente ha lanciato il progetto “tolleranza zero”. Il presidente della Regione mostra le immagini del drone in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook e continua “La Calabria non è questa. È fatta di tanti bambini e persone civili". Nello stesso video Occhiuto ha poi commentato la presenza di altre persone sorprese a dare fuoco ad alcuni rifiuti dopo averli abbandonati in un'area di campagna nei pressi di un fiume. "In due settimane - afferma il presidente della Regione Calabria che sottolinea l'utilità del sistema di utilizzo dei droni - abbiamo beccato trentadue piromani. Alcuni dicono che non sono piromani ma solo incendiari, sono comunque degli stupidi".
Il progetto "Tolleranza zero"
Il progetto "Tolleranza zero" è stato fortemente voluto dal presidente della Regione con la collaborazione della Protezione Civile e Calabria Verde (quest’ultima è un’azienda in house della Regione per le politiche di tutela delle risorse forestali). Trenta i droni messi in campo per salvare il territorio calabrese e il suo importante patrimonio che conta tre parchi nazionali e uno regionale oltre alle riserve naturali. Una vera e propria emergenza quella del fuoco in Calabria. Basti pensare che solo in una settimana, a metà luglio, si sono contati settanta incendi. I video dei droni finiscono nella “control room” nella sede della cittadella regionale dove si monitora l’intero territorio.
Sanzioni e confische
La lotta contro i piromani è per Occhiuto una vera e propria guerra quotidiana. Sul sito di Calabria Verde si legge lo slogan di questo progetto scritto a chiare lettere: “Ogni incendio lascia i segni. Anche sulla fedina penale”. Poi le sanzioni per il contrasto agli incendi boschivi che sono le seguenti: da 45 a 90 euro nel caso di trasgressioni al divieto di pascolo in zone boscate percorse dal fuoco nei dieci anni dall’incendio; da 300 a 600 euro nel caso di trasgressione al divieto di caccia sulle zone boscate percorse dal fuoco nei dieci anni dall’incendio; la confisca degli animali nel caso di trasgressione al divieto di pascolo, se il proprietario viene condannato; divieto nelle aree e nei periodi a rischio di incendio boschivo di tutte le azioni determinanti anche solo potenzialmente, l’innesco di incendio.
La trasgressione di quest’ultimo divieto prevede una sanzione che va dai 5mila ai 50mila euro e l’importo può raddoppiare nel caso in cui il responsabile appartenga al personale stagionale utilizzato dalle Regioni; il reato di incendio boschivo è punito con la reclusione da 4 a 10 anni; se l’incendio è di natura colposa, la pena è la reclusione da 1 a 5 anni; infine, è prevista un’aggravante della pena se dall’incendio deriva un pericolo per edifici o un danno sulle aree protette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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