Calci e pugni per liberare l'immigrato: i centri sociali assaltano la volante della polizia a Torino

Una cinquantina di anarchici e autonomi dei centri sociali ha circondato la vettura davanti alla Questura per liberare un uomo di origini marocchine che verrà estradato: un poliziotto ferito e quattro fermati

Calci e pugni per liberare l'immigrato: i centri sociali assaltano la volante della polizia a Torino
00:00 00:00

Momenti di alta tensione si sono verificati questo pomeriggio tra antagonisti e forze dell'ordine fra corso Vinzaglio e via Grattoni, dove ha sede la Questura di Torino. Una cinquantina di autonomi dei centri sociali e anarchici ha circondato nel capoluogo piemontese un'auto della polizia con l'obiettivo di liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere accompagnato a un centro di rimpatrio per poi essere espulso.

Quando gli agenti lo hanno portato fuori, gli antagonisti hanno cercato di liberarlo: un poliziotto è rimasto ferito. Alcuni hanno cercato di aprire le portiere della vetture e preso a calci e pugni la volante. Si è creato un parapiglia e quattro di questi antagonisti sono stati fermati dalla polizia. Nei loro confronti, nelle prossime ore, dovrebbe scattare una denuncia per resistenza. Tutto questo è successo nel centro della città. Dopo i fermi effettuati dagli agenti, gli anarchici si sono quindi riuniti e spostati in un piccolo corteo muovendosi verso la vicina piazza XVIII dicembre e, durante il tragitto, hanno danneggiato alcune automobili che erano in transito. In una di queste c'erano a bordo due giovani.

Lo straniero era stato fermato ieri sera, martedì 27 febbraio, alla periferia di Torino: è stato denunciato perché sorpreso mentre stava imbrattando le pareti del sottopasso di corso Grosseto, periferia di Torino, con scritte ingiuriose: "Fuoco alle galere", "Acab", "Più sbirri morti". Da lì è scattata la denuncia e il trasferimento presso l'Ufficio Immigrazione. Quest'oggi l'extracomuninario era stato portato all'Asl di via Farinelli, nel quartiere di Mirafiori sud, e in quella sede c'era già stata un'irruzione di una decina di antagonisti.

Poi la polizia era riuscita a riportare il fermato verso gli uffici della Questura. L'assalto del gruppo di antagonisti è avvenuto all'arrivo dell'auto a destinazione. Quattro sono stati fermati. L'uomo destinato all'estradizione è stato fatto salire nel luogo competente del dipartimento della pubblica sicurezza con competenza provinciale. Per un paio d'ore gli anarchici hanno bloccato corso Vinzaglio stazionando di fronte alla proprio Questura, dove hanno urlato ripetutamente slogan contro la polizia. Al momento è in corso un altro loro corteo davanti alla stazione di Porta Susa.

In merito all'assalto avvenuto oggi davanti alla Questura di Torino l'assessore della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, e la vicecapogruppo di Fdi alla Camera Augusta Montaruli dichiarano quanto segue: "Non è un caso che un episodio così grave avvenga proprio nella città dove il sindaco avvia la regolarizzazione dei centri sociali antagonisti. A Torino si è purtroppo creato un clima di impunità che rafforza le strategie della tensione e l'arroganza degli antagonisti. Esprimiamo massima solidarietà agli agenti di polizia aggrediti, noi siamo al loro fianco".

"Le conseguenze della presa di posizione di una parte della classe politica sui casi di Pisa e Firenze, senza aspettare quantomeno un minimo di accertamento dei fatti, e imputando sin da subito le colpe sulla polizia di Stato, si traducono oggi nell'assalto alla Questura da parte di gruppi anarchici". Lo afferma il sindacato autonomo di polizia Sap.

La segreteria provinciale del Sap, nelle persone dei segretari Antonio Perna e Antonio Gurgigno, "esprime vicinanza ai colleghi che sono rimasti loro malgrado coinvolti in questo brutale assalto, rei solo di dover difendere l'istituzione. Cosa diranno ora i tanti che hanno aspramente criticato l'operato della polizia nelle città toscane? Cosa dirà il sindaco di Torino in merito?", spiegano in una nota.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica