
Tanta paura per una donna anziana di Torino, aggredita e minacciata da una banda di giovani entrata in casa sua per rapinarla. Il fatto si è verificato alla periferia Nord della città e dopo un mese di indagine tutti i responsabili sono stati identificati e tratti in arresto.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, il fatto si è verificato lo scorso 20 gennaio in un appartamento al primo piano di un palazzo torinese nel quartiere Barriera di Milano. I baby rapinatori hanno aggredito la signora in cucina, colpendola e gettandola a terra. Poi, senza alcuna esitazione, le hanno puntato contro una pistola. Insieme alla donna si sarebbe trovata anche la figlia di 58 anni, anch'essa minacciata.
Dopo aver spaventato le due donne, i criminali hanno preteso che venisse consegnato loro il denaro. A rendere particolare questo terribile episodio di rapina è il fatto che i malviventi abbiano filmato ogni singola fase per poi pubblicare tutto sui social network. Proprio grazie a quel video, pubblicato per vantarsi, la polizia di Torino è riuscita a risalire all'identità dei responsabili. A quanto pare è questa la nuova "moda".
"La rapina sembra quasi finalizzata a fare il video. Come se il video fosse la cosa importante. Per noi che lavoriamo coi minori purtroppo non può nemmeno essere considerata una novità. Si riprendono con la droga in mano. Con le pistole. Con le banconote rubate. E adesso anche mentre fanno le rapine a mano armata", è quanto dichiarato a La Stampa dalla procuratrice per i minori di Torino.
Dopo aver spaventato, minacciato e insultato le due donne, i giovani rapinatori sono scappati con 200 euro in contanti e una collana d'oro.
"Mi ha colpito il fatto che uno di loro, quello che impugnava la pistola, tenesse il cellulare con l'altra mano per tutto il tempo. Mi sembrava che volesse scattare delle foto. Stava filmando", ha raccontato la vittima, ancora molto scossa.
Dopo un mese di indagini, gli inquirenti sono arrivati ai responsabili.
Si tratta di quattro soggetti, di cui un minorenne di 16 anni. Gli altri ragazzi hanno invece fra i 17 e i 20 anni. Secondo quanto riferito da TorinoCronaca, tre sarebbero marocchini e uno italiano. Una volta rintracciata, la banda è stata arrestata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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