Ciclabili contro il diluvio

A scanso di equivoci: qui nessuno nega il cambiamento climatico in corso

Ciclabili contro il diluvio
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A scanso di equivoci: qui nessuno nega il cambiamento climatico in corso (anche se poi si può discutere se l'uomo ha una responsabilità; e anche la donna). Ma, al netto delle alterazioni delle temperature e degli eventi atmosferici, rimane ancora possibile prevedere, con un margine di errore quasi nullo, che d'inverno nevica, d'estate c'è il sole e in autunno e primavera piove. Nonostante ciò a Milano è da quando non avevano ancora inventato il cambiamento climatico che in autunno e in primavera assistiamo inermi, con una frequenza interscambiabile, alla tracimazione del Lambro o del Seveso. Cosa che causa allagamenti, interruzione del traffico, sgombero delle scuole e delle case, o peggio.

L'esondazione del Lambro e del Seveso è un genere giornalistico che dà sempre grandi soddisfazioni. Nulla di nuovo sotto la pioggia.

Ma al di là delle vasche di contenimento che non sono mai abbastanza, dei mancati lavori di pulitura dei tombini e del rimpallo delle responsabilità (ultimamente la colpa è nostra che non mettiamo i pannelli solari), colpisce l'invito dell'assessore alla Sicurezza di Milano che, per evitare di peggiorare la situazione, consiglia i cittadini di «lasciare l'auto a casa e utilizzare i mezzi pubblici». Che fa il paio con la celebre ricetta di Massimo Cacciari contro l'acqua alta a Venezia: «Mettere gli stivali e prendere un'aspirina».

Poi per fortuna là hanno fatto il Mose.

Qui a Milano faranno una ciclabile.

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