Sentenza confermata per i turisti tedeschi che uccisero Greta e Umberto nel Lago Garda

Nessuno sconto di pena in Appello per i due imputati Patrick Kassen e Christian Teismann

Sentenza confermata per i turisti tedeschi che uccisero Greta e Umberto nel Lago Garda
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Durante la giornata di oggi, venerdì 19 gennaio, la Corte d'Appello di Brescia ha confermato la sentenza di condanna maturata nel primo grado di giudizio ai danni dei due turisti tedeschi accusati di aver travolto con il loro motoscafo e ucciso sul colpo Greta Nedrotti, 24 anni, e Umberto Garzarella, 37 anni, nelle acque del lago di Garda.

Nessuno sconto di pena, dunque, né per Christian Teismann, proprietario del motoscafo, né per Patrick Kassen, che invece si trovava alla guida del mezzo: per il primo è stata confermata la condanna a due anni e sei mesi di reclusione, per il secondo quella a quattro anni e sei mesi. I due imputati, entrambi presenti in aula così come i parenti delle due vittime, sono stati fatti entrare da una porta secondaria. Fuori dal tribunale è stato anche esposto uno striscione per chiedere giustizia per la morte dei due ragazzi.

Christian Teismann, che ieri è stato al cimitero di Salò, ha preso brevemente la parola in aula poco prima che la Corte si riunisse per deliberare per chiedere scusa ai congiunti dei due ragazzi."Quello che è successo e stata una tragedia terribile e da questa non si può tornare indietro", ha esordito il proprietario del motoscafo. "Anche noi abbiamo due bambini e la perdita di un figlio è imperdonabile. Ma voglio che voi sappiate che il signor Kassen e io vogliamo chiedere perdono. So che non potete accettare queste scuse ma forse potrà succedere in futuro", ha concluso.

In quella terribile notte dello scorso 19 giugno del 2021, i due, accusati del reato di omicidio colposo e naufragio, travolsero l'imbarcazione a bordo della quale si trovavano fermi sulle acque del lago di Garda Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, uccidendoli sul colpo. Il pubblico ministero, durante lo svolgimento del primo grado di giudizio, chiese una condanna a quattro anni e due mesi per il proprietario del mezzo Christian Teismann e una a sei anni e sei mesi per il conduttore del mezzo Patrick Kassen.

Nel corso della loro prima deposizione, i due raccontarono di essersi messi in viaggio sulle acque del lago intorno alle ore 22.52, dopo aver cenato insieme.

Dato che il proprietario del mezzo si sentiva particolarmente stanco, Kassen decise di mettersi alla guida, scegiendo di lasciare accese "sia le luci di murata che di posizione pensando di essere visto meglio dalle altre imbarcazioni". Secondo la versione fornita in aula, nessuno dei due si sarebbe reso conto del fatto di aver travolto un'imbarcazione: entrambi erano convinti semplicemente di aver urtato un ramo o un tronco di legno.

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