"Così a 16 anni ho salvato i passeggeri sul treno che deragliava"

Le forti scosse, poi il vagone inclinato. In quegli attimi di terrore, il ragazzo ha avuto il sangue freddo per correre ad attivare il freno d'emergenza

"Così a 16 anni ho salvato i passeggeri sul treno che deragliava"

Tanta paura sabato scorso su un treno della linea Brescia-Iseo-Edolo, uscito dai binari poco dopo aver superato la stazione di Iseo. Provvidenziale l'intervento di un ragazzo di soli 16 anni, che con grande sangue freddo ha attivato al momento giusto il freno di emergenza, impedendo che il convoglio procedesse fuori controllo.

Intervistato da FanPage, Matteo, questo il nome del giovane, ricorda quei momenti.

Tre minuti di pura follia

Nella serata di sabato 10 dicembre, ore 16:30, il treno 969 è deragliato sulla linea Brescia-Iseo-Edolo, scatenando il panico dentro ai vagoni. Fondamentale l'intervento di Matteo, che ammette di essersi trovato in una situazione molto spaventosa. "Io sto bene. E per fortuna anche gli altri passeggeri anche se siamo tutti un po' scossi. La preoccupazione maggiore è stata per il bambino che si trovava sul vagone. Fortunatamente anche lui sta bene anche se immagino che sia rimasto traumatizzato", racconta a FanPage.

Il ragazzo si trovava sul treno insieme a un amico. I due si trovavano nel penultimo vagone, quello poi risultato come il più inclinato. "Ero seduto dalla parte del finestrino e dopo qualche minuto abbiamo sentito traballare il convoglio. Con il corpo andavamo un po' a destra e un po' a sinistra. All'inizio pensavamo fosse normale, ma dopo poco abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava", spiega.

In breve la situazione è degenerata a tal punto che nessuno riusciva a rimanere fermo sui sedili, tanto si muoveva il treno. "La parte che sovrastava le porte, tanto era forte la scossa, stava cadendo giù e potevamo vedere gli ingranaggi", continua Matteo.

È stato a quel punto che il ragazzo ha deciso di agire. Con estrema lucidità ha raggiunto l'ingresso e tirato il freno d'emergenza. Il convoglio si è fermato immediatamente. Matteo ha allora tirato la leva che ha consentito l'apertura delle porte ed è rimasto insieme all'amico sul vagone fino a quado tutti non sono scesi.

deragliamento treno

Lo sconcerto alla vista dei vagoni

Una volta usciti dal mezzo, i passeggeri si sono trovati di fronte a uno spettacolo inquietante. "Abbiamo visto che i primi due vagoni erano sui binari: effettivamente non si sono resi conto di quanto era accaduto agli altri due. Il mio era quello inclinato a destra e l'ultimo a sinistra", racconta Matteo.

Un giovane eroe, insomma. L'intervento del 16enne è stato provvidenziale, così come la manovra del macchinista che ha saputo prendere la velocità giusta per fermare in tempo il treno. Subito dopo l'arresto del mezzo, il capotreno ha raggiunto i passeggeri, e in breve sono state applicate tutte le misure del caso. "Sono arrivati gli operatori sanitari del 118, i carabinieri, la polizia locale, la polfer. Hanno fatto una specie di triage chiedendoci i documenti e ci hanno preso i parametri vitali. Nessuno, da quello che so, è andato in ospedale", spiega Matteo.

Il giovane è stato poi portato via dai parenti, mentre per altri passeggeri sono stati messi a disposizioni dei bus da parte di Trenord.

"Ho fatto tutto questo per tutti", conclude Matteo. "So come procedere in questi casi grazie a mia zia che viaggia molto e fin da piccolo mi ha insegnato cosa fare e cosa non fare".

Aperta un'inchiesta

Sul caso la magistratura ha già provveduto ad aprire un'inchiesta per disastro ferroviario. Al momento si procede contro ignoti.

La zona interessata dal deragliamento è stata posta sotto sequestro e gli inquirenti hanno avviato le indagini. "I treni potranno subire ritardi per garantire le coinvidenze con i bus e gli autobus un aumento di tempi di percorrenza in base alle condizione di traffico stradale", ha comunicato Trenord.

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