Dà in escandescenze, ruba e distrugge il crocifisso: la follia del rifugiato

Un ventinovenne straniero con problemi psichici, ospite di una struttura di accoglienza di Perugia, è stato denunciato per furto e danneggiamento aggravato: in preda ad una crisi, avrebbe sottratto e danneggiato un crocifisso del XVIII secolo da una chiesa del capoluogo umbro

Il crocifisso danneggiato e recuperato dalla polizia
Il crocifisso danneggiato e recuperato dalla polizia

La pista che portava ad un'azione propedeutica ad un rito satanico è stata se non altro accantonata. E nelle scorse ore è arrivata anche la risposta che i fedeli di Perugia attendevano ormai da qualche giorno: a danneggiare e a sottrarre il crocifisso risalente al XVIII secolo che trova posto nella chiesa di Monterone è stato uno straniero di 29 anni con gravi problemi psichici, ospite di una struttura di accoglienza posta nelle vicinanze dell'edificio. Lo riportano i media locali, ricostruendo le indagini condotte dalla polizia che hanno portato all'individuazione del ventinovenne, il quale sarebbe quindi stato denunciato per furto e danneggiamento aggravato. Tutto è iniziato a quanto pare poco più di una settimana fa, quando dalla suddetta chiesta sparì il crocifisso.

Una scomparsa all'apparenza inspiegabile, che sconvolse tanto i parrocchiani quanto i residenti. Anche perchè, nel corso dell'indagine, gli inquirenti non esclusero a priori l'ipotesi che porta all'opera di una setta satanica, visto che negli scorsi anni episodi del genere si sarebbero talvolta verificati in altre aree dell'Umbria. I dubbi sono però durati poco, visto che la verità conduceva a quanto pare verso un'altra direzione: ad indirizzare gli investigatori verso lo straniero è stata la segnalazione di un'operatrice del centro di accoglienza sopracitato, che ben lo conosceva. Un "assist" arrivato oltretutto in modo del tutto fortuito: l'uomo sarebbe infatti scoppiato in lacrime all'improvviso davanti ai suoi occhi ed avrebbe avuto una crisi di panico. La donna avrebbe quindi cercato di rassicurarlo ed è stato a quel punto che lo straniero si è scusato per il danneggiamento di una statuetta in terracotta della Madonna collocata in una nicchia del centro di accoglienza, situata a circa tre metri d’altezza.

Poco dopo, sempre lui le avrebbe confidato di aver dormito per alcune notti all'interno di una chiesa nei pressi del cimitero monumentale del capoluogo umbro. E con tutta probabilità è stato proprio a quel punto che l'operatrice, dopo aver collegato i due indizi, ha iniziato a sospettare che potesse essere proprio lui l'autore del furto di Monterone e ha pertanto messo al corrente le forze dell'ordine di quel che aveva scoperto.

Tutti sospetti che sono quindi stati verificati da chi di dovere: una volta rintracciato, l'uomo è arrivato in questura in evidente stato confusionale, confessando quel che aveva fatto e sgomberando il campo da ogni dubbio. E per questa ragione, subito dopo la confessione è stato portato precauzionalmente all'ospedale di Perugia. Nel frattempo è stato recuperato anche il crocifisso, che verrà restaurato.

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