"Dopo Allah hai solo me". Così l'islamico brutalizzava la moglie

Dopo l'ultimo episodio, durante il quale l'uomo ha aggredito lei e il figlio piccolo, la donna si è decisa a chiedere aiuto alla polizia di Terni

 "Dopo Allah hai solo me". Così l'islamico brutalizzava la moglie
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È finito in arresto con l'accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate un uomo di 49 anni che da tempo vessava la moglie e il figlio minorenne, esercitando il pieno controllo all'interno della famiglia. Il soggetto esigeva la piena osservanza delle regole della religione musulmana e non ammetteva rimostranze, ricorrendo spesso anche alle minacce.

L'incubo è finito solo quando la donna ha finalmente trovato il coraggio di presentarsi dalle forze dell'ordine per denunciare quanto lei e il figlio erano costretti a subire. A quel punto sono infatti partite le indagini degli agenti della polizia di Stato, che hanno verificato le condizioni che sussistevano fra le mura domestiche di quella famiglia.

La costanza osservanza delle regole

Per il 49enne nulla aveva più importanza del costante rispetto delle regole. In sede di denuncia presso la polizia, la moglie dell'imputato ha riferito di anni di vessazioni. L'uomo esercitava il pieno controllo all'interno del nucleo familiare, ed esigeva da lei piena obbedienza. "Dopo Dio tu hai solo me e devi fare quello che fa piacere a me", ripeteva costantemente alla consorte, come riferito dalla stessa.

La donna era costretta a indossare il velo hijab e non poteva avere amici. Il marito le impediva di uscire di casa se non per fare la spesa o andare a prendere i figli a scuola. Anche quelle situazioni, in ogni caso, doveva essere accompagnata. Tutta la sua attenzione, in sostanza, dove essere concentrata sull'uomo, il padrone della casa. Non solo. Per ottenere ciò che voleva, il 49enne non esitava a ricorrere alle minacce e al tono di voce fortemente autoritario.

Una situazione che, stando alla donna, andava avanti da tempo. Non avendo denaro a disposizione – era il coniuge a gestire le finanze – la vittima non poteva neppure provare a liberarsi dalla situazione, non essendo economicamente indipendente.

L'arresto

Dopo la denuncia presentata dalla donna, gli agenti della polizia di Terni si sono messi al lavoro. L'attività investigativa ha portato alla conferma del racconto della vittima. È inoltre emerso un episodio recente, datato 10 ottobre: in quella circostanza, secondo le accuse, il 49enne avrebbe aggredito la moglie e il bambino di 3 anni, ferendo entrambi. Madre e figlio sono stati medicati, ricevendo una prognosi di 10 e 7 giorni.

Quella sarebbe stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendo la donna a chiedere aiuto.

Con l'accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate, il 49enne si trova ora dietro le sbarre dopo il provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari.

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