Disabili maltrattati nella casa di cura, cinque operatori sotto accusa

Immagini choc quelle esaminate dai carabinieri Nas di Brescia: maltrattamenti, insulti e vessazioni nei confronti degli indifesi ospiti della casa di cura

Disabili maltrattati nella casa di cura, cinque operatori sotto accusa

Le indagini dei carabinieri Nas di Brescia hanno portato a un provvedimento nei confronti di cinque operatori socio sanitari, accusati del realto di maltrattamento aggravato commesso nei confronti degli ospiti disabili della struttura in cui operavano.

I sanitari non potranno più avvicinarsi alle presunte vittime, come disposto dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della procura, e dovranno difendersi dalle pesanti accuse.

Botte, insulti e sporcizia

Secondo quanto dichiarato dalle autorità locali, l'inchiesta, durata circa un mese, ha avuto avvio dopo una segnalazione inoltrata dai vertici della struttura in esame. Nello specifico, erano stati notati segni di lesioni alla testa su una donna disabile allettata, incapace di ferirsi da sola. Ciò aveva insospettito non poco alcuni operatori del centro.

Fondamentale, dunque, la collaborazione dei vertici della struttura per portare avanti le indagini.

Ad occuparsi dell'attività investigativa sono stati i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, che si sono avvalsi del prezioso aiuto di telecamere nascoste oppositamente posizionate negli ambienti della struttura residenziale. Le indagini hanno permesso di risalire a un quadro piuttosto grave: sarebbero almeno 80 episodi di violenza, sia psicologica che fisica, immortalati dai dispositivi. Oltre a ciò, è emersa anche una preoccupante condizione di degrado: alcuni ospiti, infatti, non ricevevano un'accurata igiene.

I filmati choc

Nei video esaminati dagli inquirenti si trovano molti esempi di quale fosse il comportamento di alcuni degli operatori. Ingiurie, maltrattamenti e insulti erano purtruppo ricorrenti. In un filmato si vede uno degli Oss colpire un paziente steso a terra, e molto altro. "Te la meriti l'acqua fredda perché ci fai male", è quanto si ode dire a uno degli operatori. E, ancora: "Non ti permettere di farmi male perché divento una belva umana io", o "Stiamo lavando la m***, hai capito? Quella che hai fatto tu, non quella che abbiamo fatto noi".

Ma non finisce qui. "Vieni qua, vieni qua.. Ti faccio vedere.. Quando mi incazzo, mi incazzo", è un'altra delle frasi che si ascoltano nel video, "Ti strappo tutto, ti strappo. Dai, che devo andare a mangiare la pizza, dai".

I provvedimenti

Le prove raccolte hanno portato il gip di Brescia a emanare un provvedimento di divieto di avvicinamento alle persone offese nei confronti di cinque operatori sociosanitari coinvolti (quattro uomini e una

donna), come richiesto dalla procura della Repubblica.

Nei loro confronti pende l'accusa di maltrattamento aggravato perché commesso nei confronti di persone affette da disabilità fisiche e psichiche evidenti.

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