Cinque giovani indagati, con età compresa tra i 18 e i 21 anni, sono stati assolti dall'accusa di stupro di gruppo ai danni di una ragazza minorenne (17 anni). La vicenda risale al pomeriggio dell'11 agosto 2021.
"Sono partito come un missile verso quell’appartamento. Ho bussato, ho suonato. Niente. E allora ho sfondato la porta a spallate. Volevo vederli in faccia. Uno a uno. Si sono chiusi a chiave in una stanza. Li sentivo piagnucolare... Conigli. Poi hanno gridato aiuto, sì, pazzesco, loro chiedevano di essere aiutati dopo quello che avevano fatto a mia figlia. Le loro grida hanno richiamato alcuni condomini. Ho desistito, distrutto, vinto, incredulo", raccontava al Corriere della Sera, il padre della ragazza friulana poco dopo aver sentito il racconto della figlia. Aveva anche spiegato in quell'occasione che il suo obiettivo non era farsi giustizia da solo ma guardare in faccia "quei conigli". Eppure, secondo i magistrati, "quei conigli" non avrebbero colpe. Al contrario, i rapporti sessuali avuti dalla giovane con i cinque, due della provincia di Verona, due lombardi e uno piemontese di Alessandria, sono stati consenzienti. La ragazza, subito dopo essere stata nell'appartemento dei 5, ha parlato di quanto accaduto con un amico bagnino che l'avrebbe convinta a parlare immediatamente con il padre, che si trovava in spiaggia, di quanto accaduto. La reazione, più che comprensibile, del padre, però, è stata vana in quanto fomentata da una versione che non sarebbe corrisposta alla realtà. La Squadra mobile di Udine e la Procura friulana hanno realizzato attente analisi e indagini. Tutto il materiale raccolto lo hanno sottoposto al gip. Il pm ha chiesto di archiviare le accuse di violenza contestate. Secondo gli inquirenti, infatti, non ci sarebbe stata violenza e la ragazza sarebbe stata consenziente. A dimostrare l'innocenza dei cinque sarebbero state le chat ma soprattutto i video trovati ed esaminati nei telefonini dei giovani.
Già all'epoca era sorto qualche dubbio sulla colpevolezza dei ragazzi. Infatti, non scattò alcuna misura cautelare nei loro confronti. L'unica cosa posta sotto sigilli sono stati i loro telefonini rimasti nelle mani degli investigatori. Tutti loro avevano confermato di aver avuto rapporti con la ragazza che, però, dal loro racconto "ci stava, era d'accordo". Versione completamente opposta della diciassettenne che aveva descritto il tutto come una trappola. Tre degli accusati l'avrebbero spinta e trascinata nell'appartamento. Gli altri due avrebbero raggiunto il gruppetto successivamente. Solo uno di loro, però, ha consumato un rapporto sessuale completo, tra l'altro, dettaglio fondamentale per gli inquirenti, protetto.
"Sono stata violentata", aveva raccontato la giovane che, nonostante la richiesta di archiviazione del pm, non è intenzionata a fare marcia indietro. La parte offesa, infatti, si è opposta all'istanza assolutoria della Procura sollecitando ulteriori indagini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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