In fiamme da 9 giorni: cosa succede al traghetto fermo a Palermo

Il traghetto Ngv ormeggiato al porto di Palermo si trova ancora in situazione di criticità a causa di un incendio divampato il 14 gennaio scorso e non ancora domato

In fiamme da 9 giorni: cosa succede al traghetto fermo a Palermo

Non sono state ancora spente dopo ben 9 giorni le fiamme che sono divampate all'interno del traghetto "Suberba" della Gnv (Grandi navi veloci) ormeggiato al porto di Palermo che il 14 gennaio sarebbe dovuto salpare per Napoli. Come abbiamo riportato su ilGiornale.it, il rogo si era sviluppato all'interno del garage e al 23 gennaio continua ancora a uscire molto fumo.

"Interno ancora incandescente"

Per la complicata operazione, che tiene impegnati da giorni i Vigili del Fuoco, sono arrivati da Genova mezzi speciali e più uomini per provare a spegnere definitivamente, con strumenti particolari, le fiamme che ancora rendono il rogo attivo. "Le temperature hanno raggiunto livelli molto alti e l’interno della nave è ancora incandescente - ha affermato al Corriere del Mezzogiorno il comandante dei vigili del fuoco, Sergio Inzerillo, il quale ha sottolineato la particolare e imprevista situazione dovuta da un lato, alle folate di vento che hanno continuato ad alimentare l'incendio, dall'altro lato alla contemporanea presenza di materiale infiammabile.

La buona notizia è che il ponte 4 è stato messo in sicurezza quello, era quello che destava maggiore preoccupazione, perchè pieno di mezzi pesanti che hanno impegnato i pompieri h24 con numerose squadre che si sono date il cambio in questi giorni. "Grazie all’azione di questi uomini finalmente stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel", ha aggiunto Inzerillo. Secondo le ultime notizie che arrivano dal posto, le operazioni con lo schiumogeno (il classico estintore) hanno diminuito le temperature all'interno del garage per consentire agli addetti ai lavori di poter realizzare, in sicurezza, tutti i rilievi necessari. Il portellone è stato aperto da poche ore e l'intervento si trova ormai in quella che è considerata la fase finale dell'emergenza che precede il definitivo spegnimento.

Le ipotesi sull'incendio

Secondo la ricostruzione più accreditata, l'incendio sarebbe stato scatenato da una cella frigorifera di un mezzo pesante: nella serata del 14 gennaio era ben visibile da gran parte di Palermo la colonna di fumo che si innalzava dal porto. Nessuna conseguenza negativa, per fortuna, per i 184 passeggeri e l'ottantina di membri dell'equipaggio che sono stati tutti messi, prontamente, in sicurezza.

La preoccupazione, adesso, è che la colonna di fumo che da giorni fuoriesce dal traghetto abbia innalzato il livello di polveri nocive nell'aria: per questa ragione, il presidente di Legambiente Sicilia, Giuseppe Alfieri, ha chiesto all’Arpa di effettuare tutte le verifiche del caso. Quando la situazione sarà tornata normale, Gnv farà la conta dei danni per capire anche l'entità del risarcimento che spetta ai passeggeri che hanno auto e moto ferme all'interno della nave da ormai 9 giorni.

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