Chiusura positiva con 40.821 visitatori professionali di cui il 45% proveniente dall’estero, per Micam Milano, Mipel, TheOneMilano e Milano Fashion&Jewels, le quattro manifestazioni dedicate alla moda e all’accessorio fashion, che si sono presentate in contemporanea in Fieramilano per lanciare collezioni e tendenze delle prossime stagioni all’insegna di qualità, originalità, saper fare e sostenibilità.
Dati di rilievo spinti dall’incoming internazionale che evidenziano un importante segnale di stabilità in un momento difficile per la congiuntura economica e lo scenario internazionale. Dall’Unione Europea Francia, Germania, Spagna e Grecia hanno registrato le performance migliori mentre dai mercati extra europei risultati positivi sono arrivati da Giappone, Cina, Kazakistan e Regno Unito. A completare la logica di filiera dell’offerta espositiva sono in corso in questi giorni anche Lineapelle e Simac Tanning Tech che terminano giovedì 22 febbraio.
La capacità e la volontà di fare sistema, di presentarsi insieme in un’ottica filiera, a visitatori e buyer in una logica di filiera, ha rafforzato le singole manifestazioni che hanno avuto una visibilità molto più ampia, ed ha rappresentato uno strumento per stimolare la domanda internazionale, offrendo un’opportunità unica per i buyer e gli operatori da tutto il mondo, che in un solo momento, hanno potuto cogliere tanti aspetti differenti del mondo dell’accessorio moda. Non è un caso infatti che per rappresentare questo vantaggio reciproco, le manifestazioni si sono presentate in Fiera Milano con il neologismo inglese #Greatify, che significa rendere grande e più forte.
A inaugurare le manifestazioni anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, una presenza che ha ulteriormente sottolineato l’importanza delle fiere come strumento di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane e dell’export che ha in Fiera Milano il più importante hub espositivo aperto sul mondo in grado di richiamare visitatori professionali e buyer da tutti i Continenti.
Nei padiglioni non si è respirato solo business, ma anche voglia di innovare perché in tutti i settori rappresentati, si sta operando con forza per un rinnovamento dei processi produttivi con l’introduzione della digitalizzazione e delle tecnologie più all’avanguardia. Una spinta verso il futuro che rafforza una tradizione che affonda le radici nell’artigianalità, nel “saper far bene” ancora viva in tutti i settori.
Altro grande momento di condivisione di intenti è stato quello della formazione: in tutte le manifestazioni si sono organizzati workshop e momenti didattici e informativi, coinvolgendo in particolare i giovani, che rappresentano il futuro, e le scuole, ponte indispensabile verso il mondo del lavoro per le nuove generazioni.
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