La Galleria Principe di Napoli perde pezzi ed è oramai abbandonata al proprio destino, con l'amministrazione comunale che si disinteressa della evidente e conclamata situazione di abbandono e degrado. La grave accusa arriva dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha spiegato quella che sarebbe l'origine dei problemi della grandiosa struttura di via Ettore Bellini, costruita tra il 1873 e il 1883.
"Piove dentro"
Le immagini mostrano l'abbondante acqua piovana accumulatasi sul pavimento della Galleria a causa delle precipitazioni degli ultimi giorni. "Da dove piove?", domanda il deputato. "Possibile che piova da qualche vetro del lucernario danneggiato. Peraltro qualcuno è mancante o è stato sostituito con plastica", replica la voce fuori campo di colui che si sta occupando di riprendere le immagini della struttura.
Alle origini della situazione di degrado, spiega Borrelli dinanzi alla videocamera, è chiaramente l'amministrazione del comune di Napoli. E tutto questo per un motivo molto semplice. "Quando dicono che la differenza tra la Galleria Umberto I di Napoli e la Galleria Vittorio Emanuele di Milano è che il comune a Milano ha la sua totale gestione, bisognerebbe venire nella Galleria Principe di Napoli", affonda il rappresentante dei Verdi,"il Comune qui ha la totale gestione, è tutta proprietà comunale".
L'accusa
"Il risultato? Piove dentro, lo scorso anno abbiamo dovuto far sostituirte le lampadine, ed è praticamente tutto chiuso, tranne qualche locale. Questa è la condizione della galleria. È una situazione surreale", attacca ancora il deputato."Si poteva e si può gestire in modo diverso ma non si vuole. Perché il comune di Milano, e io sono stato a Milano a verificare con l'amministrazione comunale, come la gestisce? Loro prendono in mano la situazione", racconta Borrelli, "fanno gli affidamenti, decidono chi entra e chi non entra all'interno della Galleria dal punto di vista economico e funziona. Invece qua non funziona. Perché? Chi ha da mettere un amico, chi ha da fare un favore... e alla fine non si fa niente". Peraltro, ricorda la voce fuori campo, "la prima sostituzione delle lampadine arrivò dopo una specie di colletta".
"Piove dentro, guarda, è tutto bagnato", fa notare ancora Borrelli. "Non perché l'acqua la porta la gente da fuori camminando sulle pozzanghere ma perché piove dentro.
Quella coltivazione che vedete lassù non è opera di qualche ambientalista amante del verde, non è nemmeno un bosco verticale". L'immagine mostra chiaramente della vegetazione cresciuta spontaneamente sui muri della struttura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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