Avrebbero gettato nel terrore un intero quartiere, quando qualcuno aveva notato tre persone che brandivano un fucile mitragliatore e una pistola. E poco importa che le armi fossero finte e che si trattasse di tre giovani intenti a quanto pare a girare un video di musica trap: sul posto si è reso necessario l'intervento degli agenti di polizia, che li hanno identificati e denunciati per procurato allarme. Protagonisti della vicenda che arriva da Viterbo sono un ragazzo di 30 anni originario della Moldavia, un ventiseienne proveniente dall'India e un minore albanese, presunti "trapper", accusati di aver loro malgrado seminato il panico della zona. Stando a quanto riportato nelle scorse ore dall'Ansa, tutto è partito da una segnalazione al 112: una donna residente nel quartiere viterbese del Pilastro ha contattato le forze dell'ordine, segnalando la presenza di alcuni sconosciuti che si aggiravano armati nella zona.
Una segnalazione che aveva destato ulteriore preoccupazione alla luce del delicato quadro internazionale venutosi a creare nei giorni scorsi, a seguito del raid di Hamas e dell'attentato a Bruxelles costato la vita a due persone. "Immediatamente è scattato il piano coordinato di controllo del territorio - ha confermato la questura di Viterbo, in una nota - con la dislocazione degli equipaggi della polizia di Stato dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e degli uffici operativi nella zona interessata e nei punti sensibili della città. Anche in considerazione della delicata situazione internazionale". Sul posto, con tutte le precauzioni del caso, sono quindi giunti i poliziotti. E la scena che si è presentata agli occhi degli operatori sembrava in effetti lasciar presagire il peggio: alcuni giovani vestiti di nero, con in mano pistola e un fucile mitragliatore, fronteggiavano un loro coetaneo che indossava una tunica bianca.
L’azione si è svolta in modo concitato alla presenza di una quindicina di ragazzi, al punto da spaventare passanti e residenti. Si trattava però di pura finzione, perlomeno per quel che riguarda il presunto "scontro fra bande". Le prime verifiche hanno consentito agli uomini della squadra volante di constatare come l’episodio fosse riconducibile alla messa in scena di un video trap. Un filmato che avrebbe poi dovuto essere pubblicato sul web dai ragazzi stessi in un secondo momento.
E anche le armi utilizzate sarebbero come detto risultate finte, per quanto imitazioni piuttosto realistiche di fucili e pistole vere. Repliche che sono state confiscate dai poliziotti. E la storia, per gli aspiranti trapper, si è chiusa con una denuncia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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